l'isola di Pitagora
Samos è capitata per caso.
Quell'anno non avevamo potuto programmare le vacanze per svariati motivi, per cui il 13 agosto siamo andati in agenzia viaggi per vedere se riuscivamo ad andare comunque in Grecia, anche all'ultimo momento.
Evidentemente gli Dei dell'Olimpo erano dalla nostra parte: un bel volo scontato era pronto per noi, e ci avrebbe portato a Samos. Era un paio d'anni che quest'isola ci incuriosiva: grande abbastanza per saziare il nostro spirito curioso di viaggiatori, ma essendo lontana dai circuiti del turismo di massa era più complicata da raggiungere.
Al ritorno a casa la prima cosa da fare, dato che la partenza era prevista solo 4 giorni dopo, era trovare una sistemazione per il nostro soggiorno. Dopo alcuni tentativi troviamo una stanza in un piccolo hotel proprio nel centro di Pytaghorion, a pochi chilometri dall'aeroporto. Perfetto, la nostra vacanza può cominciare!
Al nostro arrivo a Samos siamo stati accolti da un caldo terrificante, situazione che non ci ha mai abbandonato per tutto il periodo del soggiorno, con picchi che superavano i 40 gradi, e di sera le temperature non scendevano mai sotto i 30 gradi; sentivamo la mancanza del meltemi frizzante delle isole Cicladi, a cui eravamo abituati!
Dopo aver noleggiato l'auto, ci tuffiamo nell'esplorazione dell'isola!
la città di Samos è il capoluogo dell'isola, detta la Chora.
Si distende lungo un ampio golfo, e si protende verso le vicine colline.
E' una cittadina che va scoperta con belle passeggiate e goduta di sera, quando diventa più movimentata.
Nel periodo in cui l'abbiamo vista noi, tenete conto che era il lontano 2007, non ci aveva entusiasmato, ma vorremmo tornarci per ritrovarla più curata.
Noi avevamo trovato una città piuttosto caotica, con la via centrale un pò decadente, con tanti locali chiusi ed edifici da ristrutturare.