NAXOS  forever!

Agosto 2009, 2010, 2011, 2013 e 2015.

Anche se sono tanti anni che scegliamo la Grecia come destinazione per le nostre vacanze, da quando abbiamo incontrato sulla nostra strada l'isola di Naxos è stato letteralmente amore a prima vista!

In precedenza avevamo sempre scelto località diverse per poter conoscere zone nuove, ma dal 2009  il richiamo forte che proviene dalla più grande isola delle Cicladi ci fa addirittura affermare che lì ci sentiamo "come a casa nostra", che è una sensazione davvero strana da provare a migliaia di chilometri di distanza! Anche se sono diversi anni che non torniamo a Naxos, possiamo affermare che è la nostra isola del cuore! 
 
Naxos è un'isola ancora molto genuina, nei modi accoglienti delle persone, come nei sapori della cucina locale e nei paesaggi ancora incontaminati,  e ci auguriamo di ritrovarla così quando ci torneremo.

E' un'isola cicladica stranamente molto fertile, verdissima, con ampie vallate ricche di frutteti, caratteristici villaggi di montagna e le chiesette bizantine immerse tra gli ulivi!
La Chora di Naxos vista dalla Portara

I circa 20.000 abitanti di Naxos lavorano in buona parte nel settore del turismo, ma sono ancora molto occupati nelle tradizionali attività legate all'allevamento e all'agricoltura; capita spesso di vedere le mucche che pascolano nei dintorni delle loro cascine, oltre alle classiche caprette, che però non si può dire siano tipiche solo di Naxos! E questa genuinità la ritroviamo in molte taverne, gestite a carattere familiare, che utilizzano i prodotti delle loro terre.
Allontanandosi dalla Chora ci si trova in ambienti rilassanti, dove ti accolgono nelle loro cucine per farti vedere quali piatti hanno preparato e dove tutti i componenti della famiglia partecipano apparecchiando i tavoli o portando da bere, bambini e nonni compresi. 
Per noi  è  davvero  il massimo  della vita  goderci  ogni giorno  questi momenti  di tranquillità,   seduti  sulle sedie di paglia,  a pochi metri  dal mare,   a mangiare un bel piatto di carne con le ottime patate di Naxos!
Eh si, le patate di Naxos sono davvero un prodotto locale di alta qualità, rinomate in tutta la Grecia, che non hanno nulla a che vedere con le solite patate fritte che si trovano in giro un po' ovunque, Italia inclusa!
Naturalmente l'aspetto "gastronomico" meriterebbe un approfondimento, data la varietà e la bontà dei piatti greci;  non possiamo non soffermarci su un formaggio tipico dell'isola di Naxos, la "misitra", una saporita ricotta che a volte sostituisce la più famosa feta nella preparazione dei piatti.
Tra i piatti tipici bisogna assaggiare i calamari ripieni di feta e pomodori, proposti in molti menù.

Si mangia molto bene in generale, a prezzi ottimi, ma noi abbiamo le "nostre" taverne preferite:
nella Chora ci siamo trovati molto bene allo Scirocco (molto frequentato dagli italiani) dove a fine pasto ci avevano offerto un buonissimo liquore al caffè con panna; a Plaka, invece, siamo praticamente degli abituè dal simpaticissimo Artemis alla taverna  Vlassi Family, dove cucinano con i prodotti dei loro campi e fanno una salsiccia speciale, e non ci facciamo mai mancare il buon gelato della taverna Voula, anche questa gestita a carattere familiare.
Durante l'ultima vacanza nel 2015 abbiamo apprezzato la taverna Fàros ad Agia Anna dove utilizzano i prodotti biologici delle loro terre.

Nel momento in cui abbiamo cercato le prime  informazioni sull'isola, nel lontano 2009, ci siamo imbattuti nel sito www.naxosvacanze.net  gestito per diversi anni da una coppia di italiani, Carmine e Luisa, anche loro torinesi come noi, che avevano coronato il loro sogno trasferendosi a Naxos.
Con la loro simpatia e disponibilità, ci hanno aiutato ad organizzare i primi viaggi sull'isola, a conoscere tante curiosità locali e a trovare una sistemazione perfetta! E' anche grazie a loro che ci siamo letteralmente innamorati di Naxos!
Durante tutti i nostri soggiorni a Naxos siamo stati ospiti negli studios della signora Flora, che noi chiamiamo affettuosamente nonna Flora,  proprio per la sua cordialità, ad Agia Anna.

Flora non parla nè italiano, nè inglese, e così ci siamo lanciati con il nostro greco "basic"...molto basic... che cerchiamo di mantenere dopo un corso frequentato molti anni fa (la nostra amica-insegnante Maria Rita si farebbe delle sane risate!)
Per noi è come andare in vacanza dalla nonna! Flora accoglie i suoi ospiti con i biscotti appena sfornati, e spesso lascia in camera le sue "sorpresine" gastronomiche casalinghe, che noi abbiamo sempre gustato con grande  piacere!

Le spiagge di Naxos
 
Naxos è famosa per le sue belle e lunghe spiagge di sabbia dorata, e bisogna veramente girare per trovare il tratto di costa più adatto ai propri gusti.

Questa è la nostra "personale" classifica delle spiagge:

1) Noi abbiamo nel cuore la spiaggia di Agios Prokopios, per noi la più bella,  ma naturalmente il giudizio è soggettivo, da vivere in piena libertà,  con acque tranquille turchesi e color smeraldo; purtroppo in questi ultimi anni la spiaggia è stata sempre più attrezzata,  ma i colori ed i suoi tramonti sono indimenticabili!
2) Al secondo gradino del nostro podio c'è la lunghissima spiaggia di Plaka,  fantastica e selvaggia,  con le dune di sabbia che garantiscono riparo e privacy, con la sabbia dorata e morbida ma talmente fine da divenire fastidiosa in caso di meltemi, piuttosto forte e frequente.
Lungo la spiaggia di Plaka ci sono tra l'altro le nostre taverne preferite, come  Vlassi Family e Voula.

Con il vento moderato Plaka diventa però assolutamente insuperabile; nelle giornate leggermente ventilate la sabbia fine e vellutata è perfetta!
L'acqua è trasparente e calma, il fondale è sabbioso.
I colori di Plaka sono veramente indimenticabili!

Bella la vista sul promontorio di Mikrì Vigla se l'orizzonte è limpido e terso.
Spiaggia di Alikò

3) Andando verso sud si incontrano varie spiagge, tutte facili da raggiungere e ben segnalate, ma la nostra preferita nella zona e' Alikòun paradiso dove si possono trovare piccole baie, calette deserte e paesaggi naturali,  basta fare due passi dopo aver lasciato l'auto.
Le spiagge di sabbia bianca si alternano a dune e a calette più riparate, e la vegetazione è la classica macchia mediterranea, con gli alberi di cedro, tipici di questo tratto di costa.
4) A questo punto vi mostriamo la nostra spiaggia di Agia Anna, "nostra" per senso di appartenenza a questo paesino, che nel nostro cuore rimane saldamente al primo posto dei luoghi dove vorremmo vivere!  Essendo la spiaggia del paese, è attrezzata e gestita dalle taverne, dove la sera si può cenare con i tavolini direttamente sulla sabbia. Non sapremmo consigliare una taverna in particolare, perchè nel corso degli anni le abbiamo frequentate un pò tutte!!!
La spiaggia libera di Agia Anna

Oltre il piccolo porticciolo, superando la piccola chiesetta bianca che dà il nome al paese, che offre tra l'altro spunti panoramici su tutta la costa, trovate il tratto di spiaggia più bello, libero, con gli scogli che movimentano un pò il paesaggio.
Il momento migliore  per godersi  Agia Anna  è il mattino:  verso le 7,30 i pescatori arrivano al porticciolo e vendono sul molo i loro pesciolini, moscardini e polpi; e sulla spiaggia libera intorno alla chiesetta i turisti "fai da te" dormono ancora nei loro sacchi a pelo.
5) Al quinto posto potremmo posizionare  Orkos Beach; in genere questa spiaggia è frequentata dai più sportivi, perchè dà la possibilità di fare surf e kitesurf ai più esperti, come ai principianti. Gli appassionati di wind e kitesurf arrivano da tutta l'Europa e campeggiano liberamente in zona tra gli arbusti e i cedri, sparsi in questo tratto di costa fino ad Alikò.
Orkos è la continuazione della bellissima Plaka; è una baia lunga circa un chilometro e la spiaggia è principalmente libera, con un piccolo tratto attrezzato con dei vivaci ombrelloni gialli.
La vista dalla spiaggia è molto bella: vicinissimo c'è lo scoglio della Vergine con la sua chiesetta bianca e poi l'isola di Paros che si vede in modo nitido.

La sabbia dorata di Orkos è fine, vellutata, ideale per una bella passeggiata; fondale sabbioso e acqua trasparente!
Orkos è stupenda nelle giornate non ventose, una enorme piscina a cielo aperto con l'acqua turchese; in caso di meltemi, invece, è da visitare se siete amanti degli sport acquatici, o se volete divertirvi ad osservare il mare che si colora con tante vele ed il cielo che si riempie di kite volteggianti!
Qui vi consigliamo la taverna Kontos, con una cucina tradizionale, genuina, biologica, che utilizza i prodotti coltivati dalla famiglia (come spesso capita a Naxos!).
6) Divisa da Orkos  da un promontorio di roccia troviamo la spiaggia di Mikrì Vigla (in greco "piccola vedetta"), che la fa individuare anche a molti chilometri di distanza.
E' una spiaggia famosa e lunghissima, quasi un tutt'uno con le adiacenti spiagge di Glifada e Kastraki; qui sono garantite salutari e chilometriche camminate sulla spiaggia!

Anche questo tratto di costa è molto esposto al vento estivo del meltemi; la spiaggia è più affollata nel primo tratto attrezzato ed è frequentato da famiglie con ... milioni di bambini!
La sabbia è chiara, di un colore grigio cenere, mentre a riva ci sono lastroni di roccia per 15/20 metri che occorre superare per poter nuotare.
7) A seguire potremmo aggiungere la spiaggia di Pirgaki, una di quelle più a sud.  Arrivati quasi ad Alikò,  al termine della strada principale asfaltata si prende per la deviazione a sinistra, e dopo aver percorso circa due km di sterrato "comodo" si supera la taverna con residence Finikas, con qualche ombrellone in spiaggia, e si raggiunge Pirgaki, una località tranquilla con qualche costruzione e la taverna.
Pirgaki sotto un sorprendente cielo nuvoloso

E' costituita  da due baie  divise da un piccolo promontorio roccioso;  la prima spiaggia è completamente selvaggia, ampia... e noi l'abbiamo trovata completamente deserta.
La seconda è sicuramente più bella, profonda, di sabbia fine, con un tratto centrale attrezzato (2 lettini + ombrellone a 5 euro, prezzi 2015)  e riparato da stuoie che la circondano.

Naxos e le sue località 


Naxos town, la Chora
Il capoluogo dell'isola è una bella e vivace cittadina in perfetto stile cicladico, molto caratteristica per le sue strette stradine bianche che si inerpicano fino ad arrivare in alto nel borgo medievale del Kastro, che in greco significa "castello". 

Queste viuzze sono un susseguirsi di botteghe, negozi e angoli pittoreschi da ammirare e fotografare, ed è un incanto passeggiare senza meta, per scoprire qualche passaggio un po' nascosto, una bella chiesa o un gattino che spunta dietro una cascata di fiori.
Naturalmente sono il luogo ideale per fare un po' di shopping, e la sera sono piuttosto affollate.
Molto suggestiva è tutta l'area del Kastro, la zona collinare del castello veneziano, con la sua torre, l'unica rimasta in piedi delle dodici originarie, con la bellissima Chiesa Cattolica costruita in marmo rosa, ed il Museo Veneziano.
A noi è piaciuto molto il Museo Archeologico che va assolutamente visitato per il suo mosaico sulla terrazza, e per la ricca collezione dei reperti che risalgono al 3200 a.C., l'Eta' Cicladica, periodo in cui Naxos fu molto fiorente; sono molto interessanti le statuine in marmo dell'Arte Cicladica.
E se trascorrete qualche giorno ad Atene, vi consigliamo il Museo di Arte Cicladica per approfondire questa antichissima forma d'arte che ha influenzato la cultura artistica delle epoche successive.  Per gli esperti, questi due Musei sono le collezioni più importanti per quel periodo storico.

La Chora è tutta da scoprire, angolo dopo angolo, tra un bel panorama sul porto e un tuffo nel passato tra le sale dei suoi musei.
I palazzi signorili che si incontrano mostrano gli stemmi che raccontano la storia delle famiglie che li abitavano.

Una di queste residenze ospita il “Museo Veneziano Della Rocca-Barozzi”.
A Naxos town, oltre alle vecchie dimore signorili, potete incontrare molte chiese bizantine e post-bizantine.

Ma il vero simbolo di Naxos è la Portara  che si trova all'ingresso del porto, sull'isolotto proprio a fianco della Chora.
La Portara è ciò che rimane di un tempio del VI secolo a.C. costruito sull'isolotto di Palatia, ed è una postazione unica e suggestiva per ammirare il tramonto!
La Portara appartiene all’incompiuto tempio arcaico dedicato ad Apollo che fu costruito nel 530 a.C. ma che non fu mai ultimato; nei secoli successivi il materiale fu utilizzato per costruire altri edifici della città.

E' una porta in marmo che si spalanca davanti alla bellezza del mare aperto.
Bisogna solo avere l'accortezza di scegliere il momento giusto per percorrere  la stradina, se non si vuole fare la doccia...
Halkì (o Xalkì)
è un paesino molto pittoresco che abbiamo scoperto il terzo anno a Naxos... e dove siamo tornati più volte!
Merita davvero una bella passeggiata nel centro tra le piccole botteghe di artigiani; noi abbiamo fatto shopping da una signora che tesseva con un antico telaio a mano, e vendeva i suoi ricami tipici di Naxos (il ricamo "cicladico").
Un anno abbiamo festeggiato qui il Ferragosto con un bel pranzetto (come facciamo ogni anno, andando alla ricerca di villaggi caratteristici e un po' fuori dalla confusione). Il 15 agosto abbiamo mangiato benissimo sotto il pergolato di "Iannis", nella piazzetta in centro, respirando l'atmosfera di festa e di accoglienza tipiche delle vere taverne greche!

Ad Halkì  c'è un importante edificio storico, il Palazzo Gratsia-Barozzi (noi lo abbiamo visto da fuori, perche' era chiuso).

La zona è famosa per una antica distilleria che produce il "kitron", un liquore a base di cedro, che qui si può degustare e acquistare, ma che si trova anche in altri negozi dell'isola.
Ma soprattutto qui ad Halkì c'è una chiesetta bizantina conservata benissimo, la chiesa di Agios Georgos, che si raggiunge facendo una passeggiata tra gli ulivi (non bisogna farsi spaventare dal sole che picchia, e neanche dalle enormi lucertole, perchè è una passeggiata che merita!)
La chiesa di Kourounoxori

Kourounoxori
è un piccolo paesino vicino a Melanes, con una chiesetta dalla tipica cupola blu, che si staglia contro il cielo dello stesso colore!
Di fianco ad un antico castello che risale al periodo dei Franchi,  c'è un piccolo giardino con un tavolo in marmo bianco tra le case del villaggio (una scritta ricorda che in questo luogo fu ospitato il re Ottone).
A parte le citazioni storiche, a noi questo angolino è piaciuto per il relax che ci ha regalato all'ombra dei suoi alberi,  tra una spiaggia e l'altra,  e quindi ci siamo tornati più di una volta!
Monì
è un piccolo villaggio,  dove ci siamo divertiti a guardare dei bimbetti che andavano sul mulo per gioco,  e dove abbiamo fatto una passeggiata fino ad una chiesa in cima alla collina di Monì, con una bella vista panoramica.

La località è rinomata per un importante Santuario, meta di tanti pellegrini, la Panaghia Drossianì.
E' uno dei santuari più antichi e importanti, e conserva degli affreschi molto rari in tutta la Grecia. Abbiamo avuto la fortuna di trovarlo aperto nel giorno di Ferragosto, ma in altre occasioni è chiuso, quindi è  meglio informarsi in anticipo  per poterlo visitare.
Il villaggio di Koronos

Koronos
salendo verso le montagne, dopo Monì, ci siamo goduti questo suggestivo paesino sulla costa della montagna, scosceso, pieno di scalette e pittoresche stradine bianche.
E' un antico villaggio montano, abitato da contadini e allevatori, che si trova ad una altitudine di poco più di 500 metri ed è immerso in un paesaggio di montagna.
Abbiamo pranzato nella taverna di Matina e Stavros, sotto un pergolato di vite, bevuto l'acqua fresca della sorgente che sgorga dalla fontana in pietra e abbiamo mangiato un fantastico agnello stufato! Sono questi momenti genuini e semplici che ci rimangono nel cuore e valgono una vacanza intera!
Filoti
attraversando il centro dell'isola, bisogna assolutamente fermarsi a Filoti, un bel paese con le classiche stradine strette e le casette bianche. Abbiamo visitato la Panaghìa Filotitissa grazie ad un gentilissimo signore che ha aperto la Chiesa apposta per noi, spiegandoci (in greco naturalmente, ma anche se non abbiamo capito quanto avremmo voluto, è stato un momento davvero intenso e piacevole) che la Chiesa ha 300 anni ed è una delle più  belle dell'isola.

Nei giorni di festa le icone della Madonna di Filoti (Panaghìa Filotitissa)  sono addobbate con ghirlande di gerbere e fiori freschi.
Il vero centro di aggregazione di Filoti è la piazza centrale con i suoi platani che regalano il fresco alle taverne, e qui ci siamo tornati più volte durante i nostri soggiorni a Naxos, perchè è un luogo rilassante, anche tra una spiaggia e l'altra.
Panorama tra Filoti e Apiranthos. Agia Irini.

Proseguendo  tra  le  montagne  si  raggiunge la  Chiesa di Agia Irini,  su una collina panoramica spettacolare!
Dopo aver ammirato i paesaggi mozzafiato e scaricato la macchina fotografica, abbiamo incontrato il pope che ci ha chiesto da dove arrivavamo e ci ha spiegato che questo luogo così "fuori dal mondo" ospita un convitto per anziani.
Che luogo fantastico!!!
Attraversando le montagne nel centro dell'isola si gode di panorami stupendi, con le tipiche chiesette bianche proprio sui cucuzzoli delle montagne.
Apiranthòs
proseguendo dopo poco si raggiunge questo bellissimo paese, un po' più frequentato dai turisti rispetto agli altri villaggi montani, a circa 600 metri di altitudine, molto caratteristico e legato alle antiche tradizioni locali, dove si possono visitare alcuni piccoli Musei che illustrano la storia,  l'importanza dello smeriglio per lo sviluppo economico nel passato di tutta l'isola,  la storia naturale ed il folklore.

E' davvero caratteristico per i suoi archi in pietra, per i suoi prodotti artigianali, le gallerie d'arte e soprattutto per il suo marmo; le sue stradine lastricate e le numerose scale sono infatti costruite tutte in marmo bianco!
Qui abbiamo acquistato dei bellissimi tessuti ricamati a mano presso l'Associazione delle donne di Apiranthòs, che tessono ancora con i telai a mano (la piccola bottega, che vedete in foto, si trova lungo la via principale).
Engarés
andando verso nord, si può fare una passeggiata in questo paesino, che ci ha colpito per il verde degli orti e per l'abbondanza dell'acqua che scorre lungo la strada. Abbiamo visitato il giardino fiorito della Chiesa in pieno relax, e fantasticato di quanto sarebbe stato bello coltivare i pomodori in questa vallata, a due passi dal mare...  
 
Nelle vicinanze c'è la spiaggia di Abram, che non ci ha entusiasmato ma solo per le condizioni di mare mosso, ma che in questa zona di coste alte, offre la possibilità di fare un bagno.

Tornando verso la Chora, abbiamo fatto una sosta nel Monastero di Faneroménis, che ha oltre 500 anni, dove una signora greca, preziosa "custode" del luogo sacro,  ci ha dato alcune informazioni sui dipinti del monastero e sugli oggetti del piccolo museo e ci ha offerto i loukoumì, tipici dolcini di frutta candita, con graditissima acqua fresca!
Sangrì
non distante da questa località si può visitare il Tempio di Demetra, del 500 a.C. completamente immerso nella campagna, con delle simpatiche mucche che fanno la guardia. Dopo aver percorso il vialetto d'ingresso, si arriva su una collina ventosissima (come la maggior parte dei luoghi di Naxos, del resto...) dove si trovano i resti di questo tempio.
Nel sito vi è  anche un piccolo museo dove sono conservate le tegole in marmo e alcuni oggetti ritrovati nella zona.
Il tempio era dedicato a Demetra, la sorella di Zeus, che nella mitologia greca è la dea dell'agricoltura, protettrice del ciclo delle stagioni; e ancora oggi troviamo il sito archeologico in mezzo ai campi coltivati.

Nel paese di Sangrì, che si suddivide in due piccoli insediamenti, e nei suoi dintorni vi sono diverse chiese bizantine.
C'è però una chiesa molto grande e ben tenuta (che vedete qui in foto) che ci ha sempre colpiti ma non siamo mai riusciti a visitare, pur tentando in diversi momenti, perche' pare che apra solo in particolari occasioni.
Castello di Baseos

Girovagando all'interno dell'isola alla scoperta di qualche angolo caratteristico, nei pressi di Sangrì ci siamo fermati al Castello di Baseau, che su alcune cartine è indicato come "Baseos Tower", che prima di essere una torre di avvistamento per la difesa del territorio, fu un monastero  (il Monastero di Timios Stavros).
Da qualche anno è divenuto luogo culturale ed è possibile visitarlo al costo di 4 euro (prezzi del 2015).
Nella stagione estiva è sede di eventi e festival musicali.
Anche se non si riesce ad assistere ad un concerto, la visita è comunque interessante.
Damalàs
è uno dei paesi della Valle di Tragaia (Traghea), a metà strada tra Ano Sangrì e Halkì;  è meno frequentato dai turisti rispetto ad altre località, ma è molto ben curato, con piccole case ristrutturate e vasi di fiori in tutti gli angoli.  E' un villaggio molto grazioso; nella sua semplicità a noi è piaciuto.
E' molto caratteristico un vecchio frantoio (qui nella foto), proprio in paese, che si può liberamente visitare.
In paese non vi sono taverne o negozi, a parte il laboratorio di un artigiano che produce e decora oggetti in ceramica:  con molta simpatia accoglie i clienti facendo piccole dimostrazioni e vende i suoi prodotti a prezzi onestissimi.
Glinado
tra i vari paesini dell'entroterra, a pochi chilometri dalla Chora, come Agios Arsenios  (con le tipiche case tutte bianche e le stradine strette),  Galanado  (nelle cui vicinanze si può  fare una piccola sosta al Palazzo di Bellonia), e Biblos,   noi ci siamo affezionati a  Glinado.  
Abbiamo mangiato bene e speso poco nella sua piazzetta alla taverna "da Mina", dove abbiamo respirato quell'atmosfera d'altri tempi tipica dei villaggi greci, con i bambini che corrono e giocano liberi e i vecchietti che passano il tempo sulle seggiole di legno.
La genuinità di questo angolo ci ha riportato qui diverse volte,  e abbiamo trascorso delle serate speciali.

A Biblos (o Tripodes), il paesino che si distingue per i tre mulini visibili da ogni direzione, c'è la bella Chiesa di Agios Nektarios che domina bianca, rossa e blu sul paese.
Il panorama merita dopo la breve passeggiata!  
In questa zona c'è il Santuario antico di Irìa, con i resti di un tempio del VI secolo a.C. in mezzo ad un giardino, con ingresso libero.
Damarionas
qui abbiamo fatto una breve tappa; dalla strada principale verso Halkì si prende una deviazione a destra di circa un chilometro.
E' un piccolo villaggio con la tipica piazzetta con il kafenìon sotto l'ombra di un grande platano, alcuni antichi archi in pietra,  case bianche ben ristrutturate con i giardini fioriti.
La Chiesa di Damarionas

Abbiamo comprato il pane nel forno, l'unico negozio del paese, e fatto una breve passeggiata per vedere la Chiesa bianca con il campanile (nella foto), che come di consueto abbiamo trovato chiusa...
Kalòxilos
è un paesino nella zona centrale della Traghea a pochi chilometri da Halkì, a 300 metri dalla strada principale.
Letteralmente in greco il suo nome significa "buon legno",  è un villaggio in mezzo agli ulivi, che regala tranquille passeggiate alla ricerca di chiesette bizantine immerse nella campagna, accompagnati solo dal canto dei grilli.
Da qui partono dei sentieri ben segnalati e comodamente percorribili per raggiungere le chiesette o i paesi dei dintorni, come ad esempio Monì.
L'entroterra rurale di Naxos nei dintorni della Traghea e di Potamià offre diversi percorsi pedonali tra ulivi, fichi e caprette, un pò fuori dai classici percorsi turistici, e dove gli abitanti sono ospitali e gentili.  
A Kalòxilos, proprio dietro la grande Chiesa all'ingresso del paese, vi è una bella casa in pietra (che vedete nella foto qui sotto) ristrutturata dal proprietario Florio che all'interno  ha allestito una collezione di oggetti e foto antiche.   Purtroppo nel momento in cui siamo passati Florio non c'era, e i suoi vicini ci hanno consigliato di andare nel tardo pomeriggio o verso sera per visitare il suo piccolo museo privato.  

Sempre consigliati dagli ospitali abitanti di Kalòxilos abbiamo fatto una bella passeggiata, senza peraltro trovare la famosa chiesetta bizantina Panagìa Damniotissa;  le indicazioni non mancavano, ma noi probabilmente abbiamo desistito prima di raggiungerla.  
Abbiamo però trovato un'altra chiesetta bizantina, anche se meno famosa, a dieci minuti dal cartello all'inizio del paese: la Chiesa di Giovanni Teologo che si trova in mezzo agli ulivi, all'interno di un terreno recintato con le caprette.
Proseguendo, dopo un centinaio di metri si incontra un castello del 1740 ristrutturato di recente che domina sulle case intorno: Pirgos Kalavro.
Moutsouna
Durante i diversi soggiorni sull'isola abbiamo raggiunto questa località, che si trova sulla costa orientale, soltanto una volta.
Per arrivare a Moutsouna si percorre una strada pazzesca, a strapiombo quasi sempre su dirupi impressionanti! 
 

Quando abbiamo raggiunto la spiaggia di Psili Ammos (qui in foto), proseguendo a sud, abbiamo pensato che ne fosse valsa veramente la pena: siamo stati da soli tutto il tempo in questa bella baia di sabbia, protetta dalle rocce dal meltemi che soffiava forte.
Un vero paradiso!  
Moutsouna  è un porticciolo carino,  con piccole spiaggette riparate.   In passato è stato molto importante per l'estrazione dello smeriglio sulle montagne di Filòti e Aperantòs, che trasportavano con una teleferica fino a questo porto.
E' un luogo con un certo fascino, tranquillo e appartato, comunque frequentato dai turisti, ma veramente molto isolato; una bella gita da fare in giornata, ma non di più, a meno che non stiate cercando una vacanza un pò solitaria.

Naturalmente i villaggi e le spiagge di Naxos sono molti di più, da scoprire di volta in volta!
Chiudiamo questa carrellata di luoghi a noi cari di questa bella isola, augurandovi di trovarne altri ancora più nascosti e reconditi, che possano regalarvi momenti indimenticabili.


Per concludere  vi lasciamo  qualche immagine  tra gli innumerevoli tramonti  che abbiamo ammirato  dalla Portara  della Chora,  il luogo più suggestivo, e naturalmente anche il più affollato, visto che ovunque potete leggere che il miglior tramonto di Naxos si vede proprio da qui!

A presto Naxos, arrivederci ... con un po' di nostalgia! 
Maurizio & Michela