E L A F O N I S O S

L'INCANTO DELLE SPIAGGE BIANCHE  DELLA PERLA DEL MEDITERRANEO

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Agosto 2020

In questo anno 2020 così complicato, in alcuni momenti molto triste, carico di preoccupazioni, e comunque sempre incerto, il nostro viaggio nel Peloponneso impreziosito da una settimana nella meravigliosa isola di Elafonisos è stato rigenerante!
Molti appassionati della terra ellenica quest'anno hanno dovuto rinunciare, noi ci siamo sentiti privilegiati e ci siamo goduti ogni singolo minuto di questo viaggio, che ci rimarrà nel cuore ancora più di altri!

Elafonisos  è la meta ideale per gli amanti del mare e della natura selvaggia,   un luogo autentico  dove il rispetto  per  l'ambiente si concilia in modo
perfetto con l'esigenza di sviluppare il turismo;   ma può anche essere una indimenticabile tappa di un viaggio nel Peloponneso:  si trova infatti a sud-est della regione ed è l'unica isola della Laconia.
E' vicinissima all'isola di Kythira (o Citera) che potrebbe essere una valida idea da abbinare per prolungare il viaggio in questo magnifico tratto del Mar Ionio e che consigliamo assolutamente!
Per noi è stato il meraviglioso corollario del viaggio alla scoperta del Peloponneso orientale tra siti leggendari e musei archeologici, terminato in bellezza nella più  "caraibica" delle isole greche:


In questo agosto così particolare, certo l'anno 2020 non lo dimenticherà nessuno, Elafonisos è decisamente affollata, le sue taverne all'ora di cena sono piene ed il colpo d'occhio non dà l'impressione di una tranquilla isoletta di pescatori, ma di una vivace località turistica, frequentata da ragazzi e giovani coppie; se cercate però la vita mondana dovete cambiare meta, qui gli appuntamenti principali della giornata sono con l'alba ed il tramonto, e di notte non perdetevi il suo cielo stellato! 


Come raggiungere Elafonisos:


Per la sua posizione geografica non è comodissima da raggiungere, ma non fatevi scoraggiare, sarete ampiamente
ricompensati.
Se arrivate in Grecia in aereo potete volare su Kalamata, nel centro del Peloponneso, l'aeroporto più vicino che dista poco più di tre ore di auto, ma che dispone di pochi collegamenti diretti con l'Italia, oppure volare su Atene e percorrere in auto gli oltre 300 km tra montagne e uliveti.
Noi abbiamo deciso di condividere il viaggetto con la nostra auto, quindi abbiamo scelto, per la prima volta dopo 24 anni di Grecia, di viaggiare in nave con Anek Lines arrivando a Patrasso.

Il tragitto che si percorre è immerso fra gli ulivi e attraversa colline e montagne.
In ogni caso dovrete raggiungere Pounda, nell'estremo sud-est del Peloponneso, dove parte il ferry boat ogni mezz'ora, che in 10 minuti di navigazione vi traghetterà sull'sola meta finale del nostro viaggio: la paradisiaca Elafonisos!

Non occorre prenotare, si fa il biglietto direttamente all'imbarco.
A seconda dei periodi e dell'orario può capitare di fare un pò di coda. Noi abbiamo preso il secondo traghetto in partenza, considerato che era il 19 agosto è stata un' attesa più che accettabile.  

Il costo è contenuto: 11 euro per l'autovettura, più 1 euro a persona.
Per verificare gli orari potete consultare il sito www.elafonisosferries.gr 

Già prima di attraversare questo breve tratto di mare, il turchese delle sue acque anticipa ciò che ci aspetta e durante il tragitto foto e video della Chora si sprecano perchè l'immagine davanti ai nostri occhi è una cartolina che rimarrà indelebile nei ricordi!

Dove soggiornare a Elafonisos:


Sull'isola c'è un unico Camping che si trova a soli 50 metri dalla magnifica spiaggia di Simos con le sue acque color smeraldo, la sabbia bianca e le dune di sabbia, un contesto naturale veramente unico.

Se invece cercate un appartamento o un hotel, l'unico paese dell'isola offre tante piccole strutture graziose, accoglienti e curate; tenete conto che in luglio ed agosto le richieste sono alte rispetto all'offerta, quindi conviene prenotare qualche mese prima.

Potete curiosare sul sito www.meraviglioseisolegreche.com  per farvi ispirare; grazie ai loro consigli noi abbiamo trascorso una fantastica settimana in uno studio grazioso e pulito, con un portichetto che ci ha regalato rilassanti colazioni, a due passi dalla spiaggia di Kontogoni e dalle taverne sul mare.

Qualche informazione sull'isola:

Questa piccola isoletta non raggiunge i 20 chilometri quadrati, e le sue coste sono lunghe soltanto 25 chilometri.
Conta appena 720 abitanti che risiedono principalmente nel villaggio.

Un terribile terremoto nel 375 la fece diventare isola staccandola dalla terraferma; oggi dista dalla costa solo cinquecento metri.
Durante i secoli si alternarono diversi popoli che ne influenzarono tradizioni e cultura, come successe per tutte le terre del Mediterraneo: primi fra tutti i fenici, poi bizantini e saraceni,  veneziani e turchi e alla fine inglesi e francesi.
Elafonisos fu poi annessa alla Grecia nel 1850, e da qualche anno la ricorrenza viene festeggiata il 6 luglio.

L'ambiente naturale:


Oltre alle famose spiagge, che la rendono unica, l'isola è soprattutto
"natura" : prati, distese di macchia mediterannea, dune di sabbia, coste rocciose.
La sua flora è caratterizzata da alberi di cedro, da arbusti profumati, cespugli di  ginepro, timo, erica, salvia... e poi ci sono i bellissimi gigli di mare bianchi! 
In questo habitat si possono ancora trovare delle rare piante endemiche, che resistono in alcune zone grazie al rispetto per la natura che sull'isola si cerca di preservare.
Proprio per questo Elafonissos è stata inclusa tra le aree protette del progetto NATURA 2000.

Anche la fauna è da tutelare: le tartarughe marine caretta-caretta vengono a riprodursi su alcune spiagge di Elafonisos, e tante specie di  uccelli, alcuni anche rari, transitano durante le loro migrazioni proprio per la posizione geografica del'isola tra l'Africa, Creta ed il Peloponneso.

Il suo nome:


Il primo riferimento al nome dell'isola si trova in uno scritto arabo del VII secolo, periodo di scorribande di pirati, dove è chiamata
"isola di cervi"  (traducendo dall'arabo) e questo termine è stato ritrovato nelle cartografie dei marinai dei secoli successivi.
Varie traduzioni da antichi manoscritti danno interpretazioni diverse della etimologia del nome; "elafi" in greco significa cervo, e "nisì" isola, quindi è semplice dedurre "isola di cervi".
Ci ha incuriosito una leggenda locale che racconta di una nave che trasportava cervi; una femmina di cervo cadde in mare, nuotò fino sulle sue coste e partorì proprio lì i suoi piccoli cervi.
Altre fonti, in particolare dell'autorevole storico Pausania,  spiegano che anticamente qui fosse diffusa la caccia ai cervi.
Il suo nome ufficiale attualmente è Elafonisos, anche se si trovano versioni diverse: da Isola di Cevri di origine veneziana,  a Lafonisi in dialetto locale.

Il villaggio di Elafonisos:


Le sue strette stradine "pedonali" (anche volendo, comunque le auto non ci passerebbero) sono molto caratteristiche, decorate con disegni colorati in stile marino con barchette, pesci, stelle marine ... una più graziosa dell'altra.
Le cascate di bouganville rallegrano con i loro colori le facciate delle case.
I cortili pieni di vasi fioriti  la sera accolgono le famiglie che chiacchierano al fresco. 
Nel periodo estivo il paese è vivace, allegro, animato, ma mai eccessivamente affollato, mantiene la sua dimensione rilassata.

Noi però vorremmo trovarci qui in qualsiasi altro periodo dell'anno, per vivere la vita quotidiana fatta di bambini che giocano nelle stradine, di nescafè frappè bevuti nelle taverne tranquille, di incontri con le persone che vivono e lavorano sull'isola.
Naturalmente tappa fissa di ogni passeggiata in paese è la Chiesetta di Agios Spyridon, simbolo indiscusso di Elafonisos, dove è esposta una riproduzione del dipinto dell'Ultima Cena, qui sotto nella prima foto.  La Chiesa fu costruita nel 1858 e conserva al suo interno diverse icone; e di sera, con la luce delle candele accese, è ancora più suggestiva.
Agios Spyridon si trova proprio sul mare, anzi da certe prospettive sembra proprio essere edificata in mezzo al mare.

Arrivando a Elafonisos con il traghetto  la chiesa di Agios Spyridon dà il benvenuto offrendo una immagine indimenticabile, che oltre ad essere impressa nelle nostre menti, è diventata lo screensaver del mio cellulare, e così mi tiene compagnia ogni giorno!
Il ponte che collega la chiesa al paese offre mille scorci per infinite foto a tutte le ore del giorno!
E poi non vi sembra imperdibile la casetta delle anatre che galleggia sul mare azzurro?!


Lungo il porticciolo le barchette dei pescatori sono ordinate in fila una accanto all'altra.
La strada alle 19,30 viene chiusa al traffico e di sera diventa meta della passeggiata con le taverne stracolme di turisti.
In paese non manca nulla:  trovate la farmacia sul lungomare, il bancomat all'altezza del piccolo ufficio del Municipio; vi è anche una minuscola stazione di polizia, ed un centro medico  in posizione più interna al paese.
Ci sono diversi bar e taverne, e alcuni piccoli supermercati; si può fare un pò di shopping in alcuni negozietti che vendono abbigliamento, accessori e souvenir.

Naturalmente c'è anche la scuola, che ha un bel cortile a disposizione dei bambini (in foto); durante il nostro soggiorno ospitava una mostra aperta di sera.

Guardando questo grande edificio pensiamo ai ragazzi che abitano qui tutto l'anno e che da piccoli hanno la fortuna di frequentare in paese, ma sono costretti ad alzarsi presto la mattina e prendere il traghetto tutti i giorni per proseguire i loro studi.
Per chi fosse interessato a noleggiare una barca per fare il giro dell'isola, vi è un "rent a boat" al molo, proprio di fianco alla Chiesa di Agios Spyridon, con le sue piccole barchette bianche a motore, prezzi intorno ai 40 / 50 euro e non è richiesta la patente nautica.

Non vi potete perdere l'alba al porto di Elafonisos: sveglia alle 6,30 per attendere che il sole faccia capolino sul mare di fronte a voi.
I colori pastello tingono tutto il paese ancora silenzioso e la chiesetta così scenografica.

Le barchette sono tutte allineate lungo il porto, qualche pescatore sta finendo di sistemare la propria attrezzatura sulla barca, i gatti aspettano fiduciosi sul marciapiede.
Alle 7 del mattino non vi è quasi nessuno, solo un paio di persone si godono le prime luci dell'alba; qualche bar è già aperto ma gli unici suoni provengono dai gabbiani.

ll sole sorge illuminando d'un tratto tutte le case del paese disposte in fila lungo il porto; la luce dorata che appare poco prima che il sole compaia sopra l'orizzonte è davvero emozionante!
Prima di rientrare cerchiamo con lo sguardo le tartarughe che dovrebbero trovarsi in questo tratto di mare, tra la chiesa e il porticciolo dei pescatori, ma non siamo fortunati.
Non è difficile comunque vedere le tartarughe marine caretta-caretta nelle acque di Elafonisos!
Proprio la notte precedente sulla spiaggia di Kontogoni sono nate tante piccole tartarughine che con l'aiuto dei volontari hanno trovato la via del mare; il nido era ben segnalato proprio di fianco al grande albero della spiaggia.
Abbiamo letto che ogni estate qualche decina di tartarughe viene a deporre le uova sulle spiagge di Elafonisos; purtroppo solo una piccola minoranza sopravvive, molti nidi vengono involontariamente calpestati dai turisti, ma i volontari sono molto attivi e cercano di proteggere e sorvegliare i nidi.
E' importante segnalare ogni movimento si possa notare, dal momento in cui vengono deposte le uova a quando le piccole tartarughe nascono e si dirigono verso il mare.
Nel 2013 è nata una associazione ecologica per conservare e proteggere le bellezze naturali dell'isola, per promuovere lo sviluppo sostenibile e migliorare la qualità di vita dei residenti e anche dei turisti. Sono un gruppo di persone che vogliono preservare le tradizioni locali e soprattutto l'ambiente naturale, e il loro motto è "Elafonisos – Living Green".  
Potete trovare le loro iniziative su  www.elafonisoseco.org  anche in italiano.

Non avendo trovato le tartarughe, noi siamo andati alla ricerca di.... mostri marini di sabbia, finchè un giorno abbiamo avuto lui come "vicino" in spiaggia.


Le Spiagge


Spiaggia di KONTOGONI
Partiamo dalla spiaggia del paese, perchè è la prima che abbiamo visto appena sistemate le valigie nello studio, e poi perchè manteniamo un pò di suspance prima di raccontarvi la regina delle spiagge, non di Elafonisos... ma di tutto il Mediterraneo!
Allontanandosi dal porto, superati i locali e le taverne sul lungomare, si arriva alla spiaggia di Kontogoni: parzialmente attrezzata ma con ampi tratti di spiaggia libera, con una bella sabbia dorata ed il fondale di sabbia morbida, una trasparenza del mare che sembra di essere arrivati ai tropici... e invece non ci siamo ancora spostati dal villaggio.

Ad avercene di spiagge così in paese!
C'è un albero che offre ombra ai pochi bagnanti; contrariamente a quanto potessimo pensare, la spiaggia è semi deserta, molto rilassante e comoda per la vicinanza alle taverne e ai bar con i tavolini proprio nella sabbia.
Nelle giornate ventose anche qui la corrente del mare si rinforza, anche se questo tratto di mare si affaccia sul canale che separa Elafonisos dalla terraferma, ma quando il meltemi si riposa il mare è veramente piatto!
Kalogeras beach

Spiaggia di KALOGERAS

proseguendo a piedi oltre il paese dopo Kontogoni e superate le ultime costruzioni, si incontrano belle strutture ricettive e alcune taverne proprio sul mare con le immancabili seggiole azzurre.
Con una passeggiata di soli cinque minuti abbiamo raggiunto la spiaggetta defilata e selvaggia di Kalogeras. E' una stretta striscia di sabbia semi-deserta, adatta agli amanti della solitudine, ma considerato che l'isola offre spettacoli migliori non ci siamo fermati.
La trovate in corrispondenza di un campetto di calcio, dove c'è anche un punto di presidio dei vigili del fuoco; è comunque una bella passeggiata in mezzo ai cedri e ai cespugli di ginepro con i profumi tipici dell'estate mediterranea.
Lefki beach

Spiaggia di LEFKI

è una spiaggetta di sabbia bianca, una piccola perla sulla costa est.
Ci siamo fermati a Lefki in una giornata molto ventilata; era stata invasa dalle alghe portate da una mareggiata, il mare era piuttosto agitato e naturalmente in questo contesto la spiaggia era deserta. Per quanto non fosse la situazione ideale per rilassarsi, questa natura così selvaggia e pura ci ha conquistato!
Quando il meltemi si placa, la piccola Lefki offre la versione migliore di sè, con il mare color celeste chiaro che sfuma verso tonalità turchesi.
Naturalmente in queste giornate di Agosto si affolla di turisti, ma se avete la fortuna di essere sull'isola in bassa stagione, questo tratto di costa è meraviglioso e vi potete godere i suoi fondali color smeraldo.

Spiaggia di PANAGIA

Si trova sulla costa ovest e prende il nome dalla Chiesetta della Panagìa, dedicata alla Madonna, che si trova sulla collina, appena sopra il tranquillo insediamento di KATO NISI' che include qualche bella villetta e qualche struttura turistica.
Non vi limitate alla spiaggia, visitate anche la Panagia Katanissiotissa e i suoi dintorni; se siete in zona il 15 agosto potete immergervi nelle feste e tradizioni greche!
La spiaggia è una lunga striscia di sabbia meno fine di quella di Simos, ma bella, con il mare limpido, il fondale sabbioso, attrezzata ma con alcuni tratti liberi.
La spiaggia, che trovate indicata come Paralìa Panagìa, in agosto è piuttosto affollata per gli standard greci, ma c'è spazio per tutti e si posteggia comodamente lungo la strada.
Se non volete dedicare tutta la giornata a questa spiaggia, vi consigliamo di venirci il pomeriggio, per attendere il miglior tramonto di Elafonisos, con il sole che si butta in mare proprio in corrispondenza di tre isolette di fronte.
Questa spiaggia viene anche chiamata "LIMNITSA" che in greco significa "laghetto", perchè in inverno l'area usata come parcheggio si riempie di acqua con le piogge.
Se siete da queste parti, salite fino alla Taverna Ta Nisia tis Panagias, oltre la piccola località di Kato Nisì  e da qui godetevi la vista spettacolare su tutta la baia e le isolette; questo punto è veramente panoramico, considerato che sull'isola non ci sono molti promontori che offrano viste dall'alto.
Le isolette in tutto sono quattro: Xeropoùles, Lepto Nisì, Prasonisi e Kassèla.
La tradizione racconta che la collina dove sorge Kato Nisì fosse la terra dei Ciclopi e le isole di fronte fossero le pietre che essi gettarono sulla nave di Ulisse quando lui tentò di entrare nello stretto di Elafonisos durante il suo epico viaggio.


Spiaggia di SIMOS

a pochi minuti di auto dal paese si arriva alla "regina" delle spiagge di tutto il Mediterraneo: SIMOS BEACH!
Gli aggettivi di meraviglia si sprecano!  
Neanche le migliori immagini viste finora possono rendere la bellezza di questo luogo dal vivo!
Alle 9 del mattino c'è pochissima gente, ma questo idillio dura poco e in tarda mattinata i lettini si riempiono.
Questo paradiso sarebbe più suggestivo senza la distesa di ombrelloni, ma il turismo ha le proprie esigenze. Le due baie comunque sono talmente lunghe e spaziose che tutto è perfetto anche nel periodo di maggior flusso turistico.
Avremmo sperato di trovare la spiaggia meno attrezzata, fino a qualche anno fa era sicuramente più selvaggia; gli "arredi balneari" occupano buona parte degli spazi, ma non vi sono costruzioni e i parcheggi sono liberi. L'ideale sarebbe godersi questa incantevole natura fuori stagione.
Quest'anno poi Simos è particolarmente affollata, perchè l'isola è stata "pubblicizzata" in tutta la Grecia come zona Covid-free e sono quindi arrivati molti turisti greci che di solito scelgono mete più vicine alle città di Salonicco e di Atene. In compenso ci sono meno turisti stranieri per le limitazioni agli spostamenti internazionali e alle misure di contenimento del virus, anche se in realtà in certi momenti ci pareva di essere in Italia.
In questo mese di agosto l'isola è piuttosto affollata per il suo standard, e ci hanno raccontato che il campeggio che si trova sulla Megali Paralia di Simos è stato multato per aver superato il limite del numero di ospiti.

L'attività principale su questa spiaggia è la passeggiata, con servizio fotografico incluso, fino al punto più alto del promontorio che separa le due baie; c'è una duna di sabbia particolarmente ambita dai provetti fotografi che fanno una sorta di pellegrinaggio e si deve attendere il proprio turno per immortalare questo spettacolo della natura.
Per fotografare le due baie con l'immagine-cartolina che ha reso famosa l'isola, il momento migliore è dopo mezzogiorno.
La flora è la tipica macchia mediterranea tra le dune di sabbia e le rocce:  qualche giglio selvatico, cespugli di timo e di ginepro.
La baia di Fragos, la più piccola

La spiaggia più piccola di Simos (baia di Fragos):

la "Mikrì Paralìa" ha una sabbia che è sorprendentemente morbida e vellutata, nel fondale a pochi metri dalla riva c'è una lastra in pietra che si supera agevolmente camminandoci sopra.
Se avete intenzione di affittare l'ombrellone, informatevi bene prima di sistemarvi sui lettini, perchè nei vari stabilimenti balneari i prezzi variano dai 15 ai 40/50 euro. La nostra zona preferita è sempre stata quella che vedete in questa foto: verso la fine della spiaggia piccola, dalla parte dove le due baie si incontrano, punto strategico per le passeggiate e i vari servizi fotografici!
Le acque trasparenti e turchesi sembrano dipinte, le pennellate paiono sfumare tutte le tonalità dell'azzurro e del blu fino all'orizzonte.

Noi abbiamo sempre pranzato al "Paradiso Simos", e nessun nome potrebbe essere più evocativo di questo!
E' una taverna con parcheggio privato dove ci siamo trovati benissimo: tutti molto simpatici e prezzi più che onesti, considerata la fama del luogo. Vi sono alcuni beach bar lungo la strada, dalla spiaggia non si notano perchè sono nascosti dalle dune di sabbia; la maggior parte delle persone sfruttano il servizio di consegna diretta all'ombrellone perchè la camminata sulle passerelle di legno sotto il sole rovente pare faticosa... meglio così perchè a noi piace l'atmosfera della taverna anche a pranzo e ci faceva piacere che anche qui ci fosse pace e tranquillità!

La spiaggia grande di Simos (baia di Sarakiniko):

da quanto abbiamo letto, questa spiaggia fu usata come base dai Saraceni, dai quali ha preso il nome.
La "Megàli Paralìa"  è davvero infinita!
E' in parte attrezzata e ci pare più riparata in caso di meltemi,  ma dipende dalla direzione dei venti, quindi conviene regolarsi di volta in volta.    Non vi è alcun problema per il parcheggio, anche se qui vicino c'è l'unico campeggio dell'isola.
I colori sono veramente stupendi, e le mille foto non rendono giustizia nè per le sfumature cromatiche, nè per l' immensa lunghezza di questa spiaggia. E' davvero magica!
Sul fondale sabbioso sembra di camminare sul velluto, e in acqua non c'è lo scoglio che si incontra a riva nella baia gemella più piccola.
Noi ci siamo sistemati in un tratto di spiaggia libera in corrispondenza del "Buddha's Bar" che però quest'anno non ha montato i suoi ombrelloni.
Il contesto naturale che vi circonda è uno spettacolo: dune di sabbia dorata, il verde degli alberi di cedro ed il turchese del mare !


Dove vedere il miglior tramonto sull'isola:


se siete sulla spiaggia di Panagia, attendete qui lo spettacolo più seducente: il mare al tramonto!
La prima volta il cielo tendeva ad annuvolarsi e temevamo ci rovinasse il momento, invece i colori ci hanno regalato un tramonto magico!
Dopo un paio di giorni  siamo tornati a Kato Nisì per godere di un altro fantastico tramonto panoramico! Avevamo letto che la "Taverna Ta Nisia tis Panagias" è una ottima postazione per assistere allo spettacolo al calar del sole; alle 19,30 la troviamo già affollata, con il parcheggio pieno, e notiamo che la visuale all'orizzonte si perde dietro una collina.
E' una vista dall'alto da non perdere, ma vi consigliamo di dare uno sguardo veloce  e poi scendere fino alla Panagia di Kato Nisì (la Chiesetta dedicata alla Madonna):
Entrate con l'auto nel suo cortile, se trovate il cancello aperto, e godetevi il magico tramonto in pieno relax, in questo luogo suggestivo!
Il sole si butta in mare rifugiandosi dietro una isoletta di fronte a voi:

Dove mangiare a Elafonisos:

Un breve cenno ai sapori e ai prodotti locali, prima di segnalarvi le taverne dove ci siamo trovati meglio.
E' quasi superfluo dire che l'isola è famosa per il suo pesce fresco e i frutti di mare; troverete le tradizionali zuppe di pesce e il polpo cucinato in tutti i modi, buonissimi primi con il pesce, e alcuni ristoranti offrono invitanti spaghetti con l'aragosta.
Come in tutta la Grecia, le "torte salate" sono buonissime: assaggiate il particolare "tsaiti" che è preparato con il formaggio di capra fresco e la menta, oppure  la classica "spanakopita".
Le verdure, l'insalata, i pomodori maturano sotto il sole e  hanno un sapore unico da gustare in riva al mare... soprattutto  se sono conditi con il buonissimo olio di oliva di Elafonisos.
E poi ancora i biscotti del forno, il miele locale e i formaggi di capra....

La Taverna Sta Kala Kathoumena è un pò defilata rispetto a tutti i locali sul lungomare, è nel centro del paese in una graziosa piazzetta; è la prima che abbiamo incontrato appena arrivati sull'isola e l'atmosfera ci ha ispirato per la prima cenetta! Il titolare è simpatico, e alla fine della serata abbiamo scritto una appassionata recensione sul loro librone; qui si mangia pesce fresco che arriva dai pescatori locali e cucina greca classica, ma questa è una piacevole costante qui ad Elafonisos.

Nella Taverna Brother's Menti abbiamo mangiato un ottimo polpo cotto nel vino; il polpo è proposto di frequente nei menù delle taverne, cucinato in diversi modi e sempre buono! Si notano diverse insegne che riportano il cognome Menti che è di origine veneziana.

La Psarotaverna Spiridoula ci è stata consigliata dalla nostra host  e noi la consigliamo a voi!
Si trova al porto dal 1950. La posizione è davvero carina, con tutti i tavolini sul molo e la chiesetta sullo sfondo.  E' rinomata per il pesce fresco e soprattutto per l'aragosta; noi abbiamo mangiato risotto alla pescatora e spaghetti con il polpo veramente ottimi!

Anche la Taverna da Antonis apparecchia i suoi tavolini lungo il molo davanti alla chiesa di Agios Spiridonas, e le seggioline azzurre completano il quadretto con le barchette dei pescatori; qui trovate la tipica cucina greca.

La Taverna Aronis è l'ultima del paese, al fondo della spiaggia; ci hanno attirato le meravigliose seggiole azzurre sul mare che arriva fino alla strada. 
La cucina è legata ai prodotti locali, le verdure arrivano dal loro orto, le patate sono del territorio, così come il vino che proviene dai vigneti della Laconia; l'olio d'oliva è prodotto sull'isola e lo si può acquistare.
Oltre a deliziare il palato con piatti buonissimi, se verrete da Aronis all'ora del tramonto i colori pastello ancora accesi e la lunga fila di tavolini azzurri vi regaleranno un'atmosfera unica.
Un bel pranzo ce lo siamo goduti alla Taverna Limnitsa  alle spallle della Panagia Beach, lungo la strada: piatti della cucina tradizionale greca mooolto abbondanti e un ottimo caffè espresso.

Non sapremmo come terminare questo racconto, se non con l'augurio a tutti coloro che stanno leggendo di vivere l'esperienza personalmente, perchè di esperienza si tratta, non sarà solo una vacanza.

Se siete arrivati fin qui, probabilmente vi siete incuriositi, ma se avrete la fortuna di andare ad Elafonisos, ve ne innamorerete, come è successo a noi!

Michela & Maurizio