La verdissima isola dello Ionio
Il nostro viaggio
Dopo un volo tranquillissimo nel cuore della notte da Malpensa, abbiamo ritirato la nostra auto e siamo partiti alla volta di Agia Efimìa, dove avremmo trascorso la prima parte della vacanza.
Al nostro arrivo ai Konstantinos Apartments la simpatica Kristina ci ha accolto con la solita cortesia greca. L'appartamento é spazioso, per tre persone, angolo cottura, balcone e aria condizionata, e si trova a pochi metri dal metri. Tutto come da aspettative!
Agia Efimìa è un piccolo porto, con tante barchette e yacht ormeggiati e non mancano certo le taverne, dove abbiamo mangiato sempre bene. Qui ci siamo trovati benissimo, è una località turistica ma molto tranquilla, romantica e rilassante!
E' la base ideale per poter partire alla scoperta della parte nord di Cefalonia.
Se si amano le ampie spiagge di sabbia, questa zona non offre coste basse e lunghe distese, ma a soli quindici minuti di auto si raggiungono Myrtos e Antisamos, due tra le più belle spiagge della Grecia.
Per lo shopping invece basta spostarsi a Sami, a soli otto km.
Dopo i primi nove giorni ad Agia Efimia, ci siamo trasferiti a Lassi. La nostra scelta è stata determinata dal fatto che negli ultimi due giorni non avevamo l'auto per cui volevamo una sistemazione che ci permettesse di essere vicini al mare e all'aeroporto. Abbiamo soggiornato in un piccolo studio a 70 metri dalla bellissima spiaggia di Makris Gialòs in una posizione fantastica.
La famiglia che ci ha ospitato era davvero cordiale e, parlando solo greco, ci ha permesso di fare un pò di ripasso...
Il nonno "padrone di casa" ci ha offerto nescafè frappè e caffè greco sulla sua terrazza, raccontandoci di Cefalonia rigorosamente in greco...
Le poche parole che abbiamo capito sono state il premio ai nostri piccoli sforzi di studio del greco!
Le località di Cefalonia
Argostoli, la Chora, è il capoluogo dell'isola. Non ci ha particolarmente colpito, anche se è abbastanza elegante, ha diversi negozi e il lungomare con numerose barche ormeggiate.
Naturalmente non ci si deve aspettare lo stile architettonico della classica cartolina greca (case bianche, mulini e chiesette con la cupola blu...).
La città di Argostòli, come il resto di Cefalonia (a parte Fiskardo) è stata ricostruita dopo il distruttivo terremoto del 1953.
La città è molto estesa, degrada dall'alto arrivando da Lassi, e su un lato è costeggiata dal porto, con i suoi yacht, la Dogana, i servizi portuali.
Nel tratto centrale il lungomare è ampio e abbellito dalle palme.
Il lungo ponte Drapanos di 900 metri (in foto) l'abbiamo trovato chiuso perchè era in ristrutturazione.
La via centrale della città è pedonale, molto affollata la sera, con vari negozi e locali.
E lungo questa via si incontrano i monumenti principali, le sedi degli uffici amministrativi e la grande piazza Vallianos.
Due chiese da visitare in questa via sono la Chiesa di S. Spiridonas e la Chiesa Cattolica di S. Nicola che abbiamo trovato entrambe aperte durante le passeggiate di sera.
Arrivando da Lassi, vale la pena fermarsi al Faro di San Teodoro, che si trova prima del porto.
Al tramonto offre uno scenario spettacolare sul mare e sulla penisola di Lixùri, proprio di fronte.
Si può seguire il percorso sulle tracce del massacro della Divisione Acqui ad opera dei militari tedeschi dal 23 al 28 settembre 1943, subito dopo l'armistizio dell'8 settembre.
L'eccidio di Cefalonia e' un episodio tragico della nostra storia, e la visita al Monumento ai Caduti Italiani della Divisione Acqui, che si trova su una altura proprio vicino al Faro, invita alla riflessione.
Sami si trova a meta' della costa est, e' un centro turistico con tanti bar e taverne lungo la strada che costeggia il porto, via che la sera viene chiusa al traffico dalle 20 per la classica passeggiata, spesso vivacizzata dai bambini che sfrecciano sulle loro biciclette.
Puo' essere il punto di partenza per chi volesse visitare le vicine grotte (Drogarati Cave e Melissani).
In paese non vi e' alcuna spiaggia, a parte una stretta striscia vicino al campeggio.
Il porto di Sami e' il più importante dell'isola, dove arrivano anche le navi dall'Italia.
Fiskardo è sicuramente il paese più "pittoresco" di Cefalonia, nel senso che pare davvero dipinto da un pittore!
Questo borgo dai colori pastello e dai contorni delle finestre dipinti di bianco è un vero gioiello.
Potrebbe sembrare più un paesino ligure che greco...
La particolarità è che le case, ancora quelle costruite nell'800, tutte colorate e ben tenute, ci mostrano come erano le abitazioni prima del terremoto del 1953, perchè Fiskardo è l'unico villaggio di Cefalonia che rimase intatto dopo il violento sisma.
Il suo porto turistico è stracolmo di barche e lussuosi yacht, con un movimento molto vivace di turisti a passeggio.
I negozi sono più curiosi e chic rispetto alle altre località di Cefalonia e i bar e i ristoranti molto curati ed eleganti.
Fiskardo invita allo shopping e a una sosta relax in qualche locale, ma in zona non bisogna assolutamente perdersi la baia di Foki, sulla costa est appena superato il faro: la sua bellezza ci ha fatto rimanere senza parole!
Monasteri e siti da non perdere
Monastero della Madonna di Agrilia: partendo da Sami e proseguendo in una stradina dopo il porto, facendo una deviazione rispetto alla strada, si raggiunge il Monastero in cima al promontorio, con un bella vista panoramica sulla costa di Sami e delle isole vicine (la più vicina è Itaca).
Per entarre nel cortile ci si apre il cancello da soli; il Monastero è chiuso, ma l'insieme della zona recintata è molto bello.
Oltre alla chiesetta vi è una torre medievale (la vedete in foto) e tre campane sotto un giardino di ulivi.
Scendendo abbiamo fatto una sosta nel paesino di Makriòtika, che ha una chiesa in alto, stradine con le case piene di giardini fioriti e una terrazza panoramica che guarda Agia Efimìa e Itaca.
Castello di San Giorgio (Kastro Agios Georgos): arrivati a Travliàta, lungo la strada principale, si devia per questa fortezza bizantina posta su un'altura di 320 metri, da cui si gode di un panorama completo: da un lato la zona di Livatho (a sud dell'isola), dall'altro Argostòli.
Il castello (a ingresso libero) ha conservato poco della sua struttura iniziale a causa delle varie distruzioni, degli assedi e dell'ultimo terremoto del 1953, ma la sua posizione strategica fa capire quanto sia stato importante fin dal XII secolo durante gli attacchi che si sono susseguiti nel corso dei secoli.
Nel borgo del kastro, fuori dalle mura, ci sono altre chiese interessanti.
Monastero di Agios Gerassimos: è una delle mete di pellegrinaggio principali di tutta l'isola.
San Gerasimos è il santo protettore di Cefalonia, e il suo nome sull'isola è molto diffuso.
Viene festeggiato il 16 agosto, giorno della sua morte, in modo molto sentito e coinvolgente. L'area in cui sorge il Monastero è ampia, nella valle di Omalà, con un grande viale che porta alla Chiesa, e con grandi parcheggi, assolutamente necessari per accogliere le migliaia di fedeli che accorrono per la festa e la processione.
Il complesso religioso è imponente, molto curato dalle suore che vivono al suo interno, con un giardino verde e fiorito.
Nella Chiesa della Madonna del 1600, di fianco al Monastero, sono conservate le spoglie del Santo, che i greci venerano baciandole, tutti in fila, sotto la benedizione del pope. Noi ci siamo tenuti un pò in disparte, osservando il rito con discrezione.
Sotto la Chiesa vi è anche una piccola cripta dove viveva da eremita il monaco San Gerassimos, che si puo' visitare scendendo una scaletta a pioli strettissima e un pò "inquietante", affollata dai greci devoti che facevano la fila, ma sconsigliata a chi soffre di claustrofobia! Il luogo comunque emana un senso di suggestiva spiritualità.
Il Monastero è imponente, ricco di dipinti e di affreschi, con lampadari maestosi e vetrate colorate.
Abbiamo avuto la fortuna di visitarlo durante un festoso Battesimo.
Al ritorno abbiamo fatto una sosta in un piccolo bar-negozio nel paesino panoramico di Troianata, con vista sulla vallata piena di vigneti, dove si produce la Robola, il tipico vino bianco di Cefalonia.
Monastero della Madonna di Sissìa (Monì Sissiòn): si trova a sud, dopo il paese di Simotata, poco sotto la statale.
Visto dall'alto è un bel complesso nuovo, gestito dalle suore, interamente ricostruito dopo il terremoto del '53.
Il nome deriva dal fatto che si dice sia stato fondato dai Francescani di Assisi nel 1200 ed è sempre stato importante, soprattutto sotto il dominio veneziano.
Purtroppo noi l'abbiamo trovato chiuso, e purtroppo non abbiamo neanche incontrato una suora a cui chiedere di visitare la chiesa.
Le spiagge di Cefalonia
Anche se noi ci siamo stati in una giornata con le onde molto alte, Myrtòs è indiscutibilmente sul primo gradino del podio e la fama di miglior spiaggia della Grecia è meritata! E' sicuramente una delle spiagge più fotografate del Mediterraneo.
La spiaggia di Myrtòs non ve la potete perdere per nessuna ragione al mondo, se capitate nel mar Ionio!
Cefalonia ha la caratteristica di avere spiagge di ciottoli a nord, mentre a sud sono prevalentemente di sabbia. Dal punto di vista della spettacolarità, sicuramente la nostra preferita a nord è stata Antisamos, famosa per essere stata set del film "il Mandolino del Capitano Corelli". Antisamos è un acquario naturale dove potete ammirare tantissimi pesci già a pochi centimetri dalla riva.
Queste sono le spiagge che abbiamo frequentato:
Myrtòs (nord-ovest)
E' decisamente la spiaggia più famosa, presente sulle cartoline in quasi tutta la Grecia, quindi le abbiamo dedicato il primo giorno della nostra vacanza.
La strada che scende è davvero panoramica, e rivela la bellezza della costa e i fantastici colori del mare poco per volta, curva dopo curva (da fare con molta attenzione, data la pendenza).
Prima di scendere però dovete fare una sosta sulla terrazza panoramica: la veduta dall'alto toglie il fiato, i colori sfumati del mare sono di un turchese brillante!
Questa immagine vi rimarrà impressa nella mente proprio come una fotografia!
Le sfumature del mare di Myrtos hanno colorato il desktop del nostro computer, hanno ispirato i colori di questo sito e, qualche anno dopo, hanno rappresentato l'immagine simbolo della nostra pagina Instagram!
Agia Paraskevì (est)
Tra Sami ed Agia Efimìa vi sono alcune spiaggette strette e pittoresche quanto affollate: ciottoli bianchi e acque trasparenti, ideali per i bravi nuotatori. L'atmosfera è tranquilla, i colori bellissimi.
La caratteristica di queste calette è il modo artistico in cui le scogliere raggiungono il mare; le rocce modellate dall'acqua sembrano delle sculture.
Antisamos (est)
Scendendo lungo la strada piuttosto ripida si scorge la bellezza della lunga striscia bianca, in fondo ad una collina verde: i colori sono veramente belli!
Kaminia o Mounda Bay (sud)
Dalla statale, all'altezza del paesino di Ratzaklì, si devia per questa bella spiaggia dorata.
La zona è chiamata anche Mounda, perchè prende il nome dal promontorio in fondo alla spiaggia.
Aghios Xèlis (sud-ovest, zona aroporto)
Nella zona di Livatho ci sono tre spiagge: Ammes, Avithòs e Aghios Xèlis; noi ci siamo fermati in quella di mezzo, dopo aver lasciato l'auto nell'ampio parcheggio prima di svoltare per la spiaggia.
Bella la veduta dall'alto, anche qui una scalinata scende alla spiaggia di sabbia scura, in parte attrezzata e in parte libera.
E' una baia ampia e poco affollata, il mare un pò mosso, ma probabilmente è una caratteristica del golfo, visto che ci sono correnti che sconsigliano i bagni al largo. Comunque il nostro giudizio è positivo!
Trapezàki (sud)Abbiamo scelto questa spiaggia incuriositi dal nome, perchè in greco significa "tavolino".
All'altezza di Peratàta si segue la strada segnalata, che finisce dove c'è una fermata del bus e una taverna.
Agia Kiriakì (nord-ovest)
La strada principale che sale a nord di Argostòli è molto panoramica, purtroppo non vi sono aree di sosta per ammirare il paesaggio. Si costeggia tutto il tratto di mare chiuso tra la costa di Argostòli e la penisola di Lixouri, con vista su tutto il golfo, con le navi da crociera ormeggiate in attesa del rientro dei turisti.