ANTIPAROS

L'isoletta tranquilla di fronte a Paros.

Agosto 2017
Abbiamo visitato questa piccola isola cicladica durante il nostro secondo viaggio a Paros, con due escursioni diverse tra loro, una di giorno e una di sera, per assaporare le due anime di Antiparos, quella balneare e quella notturna. Entrambe le versioni ci sono sembrate molto genuine e poco modaiole, contrariamente alle aspettative nate da racconti letti in rete e sentiti dalla stessa gente di Paros.

Come raggiungere Antiparos

Come si vede bene dalla mappa, Antiparos è vicinissima alla sua sorella maggiore Paros, a cui era attaccata prima di esserne separata da sollevamenti geologici.
Gli abitanti delle due isole le considerano quasi un tutt'uno, data la facilità e la velocità con cui ci si sposta da una sponda all'altra.
Vi sono due possibilità per attraversare il breve tratto di mare:
  • direttamente dal porto di Parikià ogni giorno partono i traghetti con un tragitto di circa mezz'ora, ma solo per i passeggeri (e non ci sono di sera); 
  • il collegamento principale però parte da Pounda, che è il punto costiero più vicino all'estremità nord di Antiparos.

Per traghettare con la nostra Nissan Micra, presa a noleggio online presso il Rental Car "Caldera" di Europecar (al porto di Parikià), non avevamo alternative: abbiamo raggiunto Pounda (o Pounta) in pochi minuti.
Arrivando da Parikià sono circa 7 km, e si trova poco prima dell'aeroporto; non si può sbagliare: la strada finisce dritta nel piccolo piazzale dove partono i traghetti.
I biglietti si fanno direttamente a bordo,  così ottimizzano i costi: 1,30 a testa, più 6,30 per una auto piccola; totale a/r per due persone 17,80 euro.
I collegamenti sono frequenti, e gli orari ben esposti al porto; nel nostro caso sono stati anche puntuali!
La  prima corsa  da  Pounda parte alle 6,15,  la seconda alle 7,15;   poi dalle 8 alle 10 ogni 30 minuti, e dalle 10 fino alle 14 addirittura ogni 20 minuti.
Il pomeriggio, dalle 14 fino a mezzanotte, tornano ad avere la frequenza ogni mezz'ora. Le ultime della notte sono all'1,30 - 2,30 e 3,30.
Tenete conto che questi sono prezzi 2017 e gli orari sono di alta stagione in pieno agosto!
In traghetto verso Antiparos

Corse puntuali e veloci, in dieci minuti si attracca al porto della Chora di Antiparos.
E' come prendere un bus, solo che è un pò più ventilato...
La traversata senza auto è anche super economica, considerato che anche su Antiparos ci si può spostare con i pullman.

   L'isola

Antiparos ha una forma allungata e si estende su circa 35 km quadrati; giusto per rendere l'idea è lunga poco più di 12 km, quindi in pochi minuti di auto si va da nord a sud!  
E' circondata dalle molte spiagge che la rendono famosa, ma il lato orientale è caratterizzato da coste basse e sabbiose, facilmente raggiungibili percorrendo la strada asfaltata principale che parte a nord dalla Chora.  
La viabilità è semplice e il traffico di auto è scarso, ma la maggior parte delle spiagge più belle e selvagge e delle piccole baie si raggiunge tramite stradine sterrate  e piuttosto imprevedibili.

Noi non ci siamo avventurati troppo, abbiamo perlustrato qualche tratto delle colline a sud, dato il poco tempo che avevamo a disposizione, ma può essere affascinante perdersi nell'intrico delle strade in mezzo a casette bianche sparse qual e là, con la certezza di non trovare alcun cartello stradale... ma con l'aspettativa di qualche scorcio panoramico sorprendente!
L'antico nome di Antiparos era "Oliaros", che significa "foreste", anche se attraversando l'isola non si vede traccia di questo genere di vegetazione!  
Il punto più alto nel centro dell'isola è la cima del monte del Profeta Ilias a circa 400 metri.
Il terreno è principalmente arido,  in alcune zone ricoperto da cedri; le sue colline sono brulle, ma nell'entroterra dell'isola ci sono percorsi naturalistici da scoprire.
 La Grotta
Il motivo che rende Antiparos famosa in tutto il mondo è la sua grotta, nel centro dell'isola sull'altura di San Giovanni, che risale a 45 milioni di nni fa, la più antica di tutta la Grecia.
Scendendo circa 400 scalini si arriva alla profondità di 100 metri per ammirare bellissime stalagtiti e stalagmiti.
All'interno della grotta sono stati ritrovati vasi antichi e varie iscrizioni, compresa una dedica alla dea Artemide.
All'ingresso della grotta sorge la chiesetta di Agios Ioannis tou Spilioti (San Giovanni della Grotta), festeggiato con una tipica sagra e balli locali il 7 maggio.
Si può raggiungere in auto tramite una strada asfaltata, o con il bus che parte dal porto della Chora; è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 16.
Antica stampa della grotta

Noi abbiamo raccolto una mole di informazioni pensando di visitarla, per godere del panorama dall'alto, e anche per rinfrescarci al suo interno con i suoi 15 gradi... ma alla fine non abbiamo avuto tempo; ce la siamo tenuta per la prossima vacanza "cicladica".  
Ma per chi volesse approfondire, suggeriamo il racconto in rete di  "Il Pinguino Viaggiatore", spiritoso e piacevole da leggere!
L'unica immagine che possiamo mostrarvi dell'interno della grotta è questa stampa antica che abbiamo visto al Museo Storico e del folklore nella Chora.
Breve tour delle spiagge
Durante la nostra prima giornata sull'isola, appena sbarcati al porto, abbiamo deciso di dirigerci direttamente a sud e abbiamo raggiunto la SPIAGGIA DI SOROS.
Alle 10 in punto siamo assolutamente soli in questa bella e ampia spiaggia, quasi in fondo alla costa orientale.
Spiaggia di Soros

E' la spiaggia più grande dell'isola, sabbiosa, abbastanza riparata dal meltemi, con il fondale che degrada dolcemente ed il mare trasparente.
In centro c'è una zona attrezzata, ma gli ombrelloni sono riservati agli ospiti dell'hotel, appena dietro la spiaggia vi è un ristorante piuttosto elegante ed un ampio e comodo parcheggio.
La spiaggia è facilmente raggiungibile anche con il bus che parte dalla Chora; le comodità ed i servizi di ristoro, in un ambiente naturale bellissimo, la rendono una delle mete preferite di Antiparos.
Qui ci siamo rilassati e abbiamo fatto un lungo bagno, siamo stati davvero bene ed il vento era perfino piacevole!
Soros è una spiaggia tranquilla, al mattino è semi-deserta, la parte attrezzata assolutamente vuota, ma il pomeriggio si anima e abbiamo sentito raccontare che mettono la musica!
Quasi da non credere... noi siamo stati un paio d'ore quasi in solitudine!
Per finire in bellezza la mattinata decidiamo di cercare le spiaggette di SOSTIS.  Avremmo dovuto scollinare il piccolo promontorio e proseguire verso l'estremo sud dell'isola, ma evidentemente non abbiamo preso la giusta direzione; le stradine sterrate che si incrociano e che abbiamo provato a percorrere, ci hanno portato regolarmente a delle casette sparse che punteggiano qua e là questa zona collinare.
Naturalmente non abbiamo incontrato nessuna indicazione e, dopo aver girovagato un pò, ci siamo probabilmente disorientati, anche distratti da questi paesaggi suggestivi.
Per chi riuscisse a raggiungere la punta meridionale, si troverebbe di fronte le tre piccole baie di sabbia incontaminate e selvagge di Sostis, che noi abbiamo visto solo in foto!
Vista sull'isola di Despotiko

Alla fine abbiamo deciso di andare ad Agios Georgios, passando sulla costa occidentale, sempre a sud.
Percorrendo la strada principale ci si trova proprio davanti l'ISOLA di DESPOTIKO' (in foto), con una bella vista panoramica!
L'isola è un importante sito archeologico, e visitando il Museo Archeologico di Parikià si possono vedere i suoi tesori (se volete curiosare, trovate qualche informazione nella nostra pagina  di Paros).
Scendendo in perlustrazione verso il mare, e seguendo l'indicazione "Oliaros" (l'antica denominazione di Antiparos) siamo arrivati ad una stretta spiaggetta di sabbia, piccola e frequentata da qualche famiglia.

Il panorama di fronte è davvero scenografico, e bellissimi sono i colori del mare che si insinua tra le due isole!!!
Noi non ci siamo fermati, ma sono davvero tanti gli angoli di paradiso che si incontrano...
AGIOS GEORGIOS è una piccola località balneare con le classiche casette bianche e due taverne, tra l'altro molto famose per il pesce, come "Pipino's" che ci è stata consigliata anche da Mina, la titolare del nostro studio a Paros; abbiamo letto che è considerata la miglior "fish taverna" dell'isola, spettacolare di notte, ma purtroppo non l'abbiamo provata personalmente.
Comodissima la fermata del bus, che collega Agios Georgios alla Chora e al porto.
Da qui partono  anche i caicchi per l'isola di Despotikò, dove si può visitare il sito archeologico o godersi spiagge selvagge.
Da una strada sterrata che costeggia il mare, oppure percorrendo per 500/600 metri una stradina a destra prima di scendere giù ad Agios Georgios, si arriva ad una chiesetta bianca e azzurra in prossimità di un'altra piccola spiaggia.
Subito dopo la chiesetta una piattaforma invita alcuni ragazzi a tuffarsi in questo bel mare blu!!!
Non ce ne saremmo mai andati da questo posticino, sembrava la perfetta destinazione di un viaggio,... proprio come se stessimo cercando proprio questo angolino di Antiparos!
Ci siamo rilassati facendo le immancabili foto; proprio di fronte il piccolo isolotto di TSIMITRI, tra Antiparos e Despotikò, offre un bel paesaggio di lingue di terra e di mare che si alternano, molto scenografico!

 La Chora di Antiparos


Verso le 13 si fa sentire il richiamo della pancia vuota... quindi ripercorriamo la strada principale asfaltata per tornare alla Chora e lasciamo l'auto nel parcheggio comunale ben segnalato. Per il nostro pranzo scegliamo la "Taverna Anargyros", proprio sull'angolo, quasi di fronte al porto, ben curata, tipica cucina greca (buoni i tradizionali "gemistà" e il pastitsio); il ristorante è aperto da oltre 50 anni e utilizza prodotti locali.
Pensavamo di pagare di più su questa isoletta; avevamo letto di una frequentazione piuttosto modaiola, quindi ci aspettavamo prezzi mediamente più elevati, ma anche curiosando in giro nella Chora, i prezzi e i menù sono in linea con la vicina Parikià a Paros.
La Chora è estesa, ha un  porticciolo pittoresco con le barchette dei pescatori, lungo il porto vi sono diversi locali dove bere o mangiare, ma la vera attrazione è la via pedonale che parte all'altezza del porto: la Market Street.
Appena sbarcati dal traghetto, non si può non notare questa via attraente e affollata!  E' una bella via centrale lastricata, commerciale ma ancora genuina, non sofisticata, e qui si concentra la vita dell'isola! Ricca di bei negozietti invitanti e di tanti locali, bar, ristoranti, taverne, colorata da bellissime cascate di bouganville!!!
All'ora di pranzo non è molto affollata, solo un pò di movimento nei bar, ma molti negozi a quest'ora sono chiusi; per lo shopping serale tutti saranno aperti e scintillanti.
Arrivando in fondo a questa lunga via si giunge alla piazza principale, occupata dalle seggiole delle taverne.
Qui c'è la Chiesa di San Nicola (Agios Nikolaos), patrono dell'isola, del 1783, accanto alla porta del Kastro e al Centro Culturale; naturalamente imbiancata a calce, dai colori tipici cicladici:  bianco, blu e ... bouganville!
Sulla destra della Chiesa si oltrepassa un arco in pietra, l'unica porta per accedere al KASTRO  (Castello) che è datato verso la metà del XV secolo:

appena superata la porta (in foto) ci si può soffermare a leggere una targa sulla facciata di una casa, che illustra come il "castello" fosse un quadrato di case che ne delimitava il perimetro, con le cappelle al suo interno edificate in periodi successivi, costruito per difendersi dagli attacchi dei pirati turchi.  

Molto evidente sulla facciata di una casa, all'interno del Kastro, uno stemma in rilievo del leone di San Marco, a testimoniare che la proprietà del castello fu di una nobile famiglia veneziana.
Il Kastro fu abitato fino al XIX secolo, ed è un esempio di insediamento fortificato, ma di quel maestoso castello non rimane oggi tutta la grandiosità.
Il sito è interessante per i suoi spunti storici, ma andrebbe un pò rivalutato e ristrutturato!...
La nostra giornata è proseguita in "modalità relax", in una spiaggia poco distante dalla Chora, poco più di dieci minuti a piedi: la spiaggia del campeggio, che comunque si può raggiungere anche in macchina da una strada sterrata.
La CAMPING BEACH  o "Nude Beach" è sul versante a nord, piuttosto esposta al vento:

E' composta da due spiagge vicine, entrambe sabbiose e totalmente libere, la prima più ampia, la seconda un pò più appartata e piccolina, ufficialmente la spiaggia dei nudisti.
Queste due spiagge contigue, data la vicinanza al camping, sono frequentate prevalentemente da giovani, ma sono tranquille, anche se affollate, senza musica nè bar o servizi di alcun tipo, solo una rete per giocare a volley.
Di fronte, per tutta la lunghezza della spiaggia, si estende la piccola isola di DIPLO, facilmente raggiungibile attraversando il breve tratto di mare camminando o nuotando; sono numerose le persone che si avventurano in questa passeggiata, ma forse conviene avere i sandali per poter camminare sulla costa di Diplo.

La nostra giornata itinerante sull'isola si chiude con una breve attesa al porto per traghettare verso Pounda:
Durante la nostra settimana a Paros, il richiamo della bella isoletta di fronte si è rifatto sentire, e ci siamo tornati di sera, con il traghetto delle 19,00  in punto (al costo di 1,30 euro a testa).
In dieci minuti siamo arrivati nella Chora di Antiparos.

Verso sera c'è una luce particolare, le foto sono ancora più suggestive e quindi ci fermiamo spesso per immortalare angoli pittoreschi, cascate di bouganville e graziosi locali con le sedie colorate lungo la via centrale.
A quest'ora i bambini del posto cominciano ad allestire i loro piccoli banchetti, montati spesso su cassette di legno, per vendere i loro manufatti, principalmente sassi dipinti dedicati ad Antiparos.
Questo luogo è veramente a misura di bambino, numerose sono le famiglie che passeggiano e i ragazzini,  a volte anche piccolissimi, giocano e si divertono in giro, mangiano una pita o sfrecciano sulle loro biciclette, il tutto in assoluta libertà.
L'atmosfera è allegra, simpatica, e anche dopo cena la via dello shopping non è troppo affollata; il giusto movimento, considerato che noi ci siamo stati nei giorni di maggior affluenza turistica.
Immaginiamo che a settembre qui regni la pace più assoluta!
Il Museo Storico e del Folklore
Percorrendo la Market Street, salendo sul lato destro, si incontra un edificio moderno basso che ospita il Museo.

Ecco i suoi orari: 10,30 - 13,30  e 17,30 - 21,00.
Abbiamo pagato il biglietto 3 euro, anche se il cartello all'ingresso indicava 6 euro... mistero! Con un depliant illustrativo (in greco e in inglese) si segue un breve percorso lungo quattro salette.
Qui sono esposti oggetti, stampe, monete, conchiglie, manoscritti, fotografie e libri, che sono stati raccolti dalla famiglia Kontogiorgios e donati al Comune di Antiparos, che ha allestito il piccolo Museo in modo semplice ed ordinato.
La piccola biblioteca accoglie oltre 4000 libri e pubblicazioni che trattano in qualche modo di Paros e di Antiparos, o più in generale delle Cicladi.

In primo piano sul tavolo trovate delle pagine autentiche di giornali del 1939, ingiallite dal tempo, che raccontano le cronache di Paros, di Naxos, di Tinos...
Abbiamo notato con curiosità un trafiletto che parlava del "turismo a Naxos"... nel 1939!
Una bella testimonianza, peccato che le nostre scarse conoscenze di greco non ci abbiano permesso di approfondire un pò di più! 
Per quanto il Museo sia piccolo, è comunque ricco di strumenti, oggetti, mappe e foto che fanno andare indietro nel tempo, come le foto di Antiparos e dei suoi abitanti dal 1960 al 1962, nello svolgimento dei loro mestieri.
A fianco della biglietteria sono esposte delle statue in stile Cicladico, che però non sono originali!
Al termine di questa sosta "culturale", dopo una breve passeggiata, per la nostra cenetta abbiamo scelto una taverna che più greca di così... non si può! Sono numerosi i locali più invitanti e scintillanti, ma noi siamo stati attirati dalla "Taverna Kiklades", in una via deviando a sinistra salendo sulla "main street".
La taverna è veramente rustica, senza fronzoli o candele, ma con genuina cordialità presentano in vetrina i piatti cucinati direttamente nelle teglie cotte in forno.
Abbiamo mangiato bene e speso davvero poco: 19 euro in due, con spiedini di pollo e di pesce, e delle ottime polpettine di zucchini!
Con qualche serata in più a disposizione avremmo volentieri provato altri incantevoli posticini dove godersi un buon "giros" con la classica birra Mithos... o i sapori locali a base di capperi, ricotta salata e pesce fresco,... a questo punto  non ci resta che programmare un altro viaggio in questa bella isola!
Non ci resta che augurare buona vacanza a chi volesse trascorrere qualche giorno ad Antiparos, magari invogliato dalla lettura di questi nostri brevi appunti!
Michela e Maurizio