ZANTE 

Le mille sfumature di turchese:
 spiaggia del Relitto e non solo!

Agosto 2018.
Anche quest'anno abbiamo iniziato a progettare la nostra vacanza greca subito dopo Capodanno... oramai il sistema di prenotare il volo con Easy Jet a inizio anno è rodato!  In genere ci prendiamo un pò di tempo per cercare valide location per il soggiorno e studiare itinerari da un'isola all'altra, invece questa volta nel giro di due giorni abbiamo deciso e prenotato volo, soggiorno e auto:  destinazione Zakynthos!!!
Praticamente   saremmo stati pronti per partire già a gennaio, e l'attesa è stata lunghissima;  perlomeno  abbiamo avuto molto tempo per prepararci e raccogliere un sacco di materiale sull'isola!

Abbiamo scelto Zante per le immagini favolose che immortalano le sue alte scogliere bianche a picco sul mare color turchese, paesaggi mozzafiato con incantevoli spiaggette.  Noi volevamo andare proprio là per goderci questi luoghi e portarceli indelebili nel cuore e nella mente,  oltre che in mille fotografie!
La parola che in assoluto abbiamo utilizzato di più durante questo viaggio è stata "turchese", non per i paesaggi "greci" che non sono tipicamente cicladici che ripropongono il bianco e il blu all'infinito.... ma per le sfumature ed i riflessi del suo mare spettacolare!
Che ne dite?


Ma veniamo a qualche informazione generale sull'isola:

Zante è la più meridionale delle isole Ionie, la terza per dimensione,  ed ha circa   40.000 abitanti. 
Il territorio è coperto da rilievi montuosi che si alternano ad ampie e verdi vallate.
La vegetazione è ricca durante tutto l'anno,  non per niente i Veneziani, che la dominarono per tre secoli, la chiamavano "Fior di Levante".
Girando in auto noterete  distese con coltivazioni di ulivi,  agrumi e vigneti.
Il clima di Zante
Il clima è mite e piacevole, molto simile alle coste italiane affacciate sul Mar Ionio; può essere variabile nel momento in cui le perturbazioni attraversano tutta l'area, ed in tutte le stagioni, quindi può piovere anche in piena estate!  Qui non arriva il meltemi, il vento forte da nord che rinfresca le Cicladi, che può essere fastidioso ma che tiene lontane le nuvole e garantisce il cielo azzurro!
Naturalmente in inverno le piogge sono più abbondanti, ma noi abbiamo trovato in pieno agosto alcune giornate nuvolose, con qualche temporale con lampi e tuoni. Naturalmente i repentini cambiamenti riportavano il sole, ma per noi è stata una novità assoluta:  in 22 anni di frequentazione di lidi greci, mai avevamo trovato nuvole cariche di pioggia!
 
E a questo punto, un pò amareggiati, ci viene spontanea una considerazione, un briciolo triste...  
Per godersi appieno l'isola di Zante ci vuole il sole, non c'è niente da fare, ancora più che altrove!
Qui la protagonista è la Natura con le sue coste rocciose e scoscese, le sue grotte marine e le correnti sulfuree che donano quel "turchese" indimenticabile.
Per il resto è tutto abbastanza "ordinario"; la Chora di Zante è interessante per molti aspetti, ma avrebbe bisogno di maggiore cura, come tutta l'isola del resto, troppo spesso non valorizzata.
I paragoni con le altre isole sono semplici: qui manca la pulizia, ed è davvero un peccato, manca la cura del dettaglio che renderebbe questi luoghi più attraenti ed ospitali.

Come muoversi a Zante
L'isola è servita da un servizio di bus che partono principalmente dal terminal della Chora, la città di Zante; i biglietti si acquistano direttamente a bordo, quindi è comodo, gli orari si possono verificare alle fermate (che a volte non sono segnalate benissimo...  ma questa non è una esclusiva di Zante...).  Bisogna impegnarsi abbastanza per strutturare la vacanza basandosi sui bus, ma sono una possibilità per raggiungere la maggior parte delle località.
Noi abbiamo noleggiato l'auto per 10 giorni,  prenotata online con mesi di anticipo a 45 euro al giorno;  l'agenzia Rentalcar ha l'ufficio all'aeroporto  ma dà la possibilità di ritirarla al porto di Zante all'ora concordata, o magari presso l'hotel con un piccolo extra.
Con questa auto "small" abbiamo percorso 700 chilometri, andando alla scoperta anche di angoli o scorci meno battuti, anzi abbiamo evitato accuratamente le zone più frequentate dal turismo di massa, ma è questione di gusti... e forse anche di età!
La cucina e i prodotti tipici
L'isola è ricca di ulivi,  ed il suo olio è buono e saporito.
L'olio e l'aglio sono ingredienti molto presenti nella cucina greca, ma qui a Zante le ricette sono un pò più saporite  e a volte piccantine rispetto ad altre zone della Grecia.
In taverna spesso limitano l'uso di aglio per andare incontro ai gusti dei turisti, ma alcuni piatti della tradizione sono proprio a base di aglio.
La ricetta più tipica è il coniglio stufato alla zacintese, e lo trovate in versioni diverse; tra i formaggi locali magari vi capiterà di assaggiare il "ladotiri", stagionato anche due anni, di latte di pecora e piccante.  
Tra gli ortaggi  spiccano le cipolle giganti di Zante,  che si trovano normalmente al supermercato,  e poi si coltivano frutta, agrumi e uva;  in generale il vino sfuso locale che abbiamo bevuto nelle taverne era buono!
E come ogni isola, anche Zante ha i suoi DOLCI caratteristici... è considerata la patria del "mantolato" (o mandorlato, visto che le sue origini sono veneziane) piuttosto simile al torrone, prodotto in modo tradizionale con albumi d'uova, mardorle e miele;   il "pasteli" invece è una barretta di mandorle, o pistacchi o semi di sesamo con il miele.
Ma il dolce tipico che abbiamo mangiato di più, talvolta offerto in taverna, è la tradizionale "frigania", con la base di pane bagnato, cannella, miele, panna e granella di mandorle (se volete un consiglio, il più buono è stato quello della pasticceria Latas a Bòchali, nella foto sopra).
Più avanti, se avrete voglia di proseguire... vi racconteremo delle taverne dove ci siamo trovati meglio; non sempre abbiamo mangiato benissimo, qualche volta i piatti sembravano un pò standardizzati.
Ci hanno raccontato che alcuni ristoratori acquistano i piatti surgelati; accontentano comunque i turisti, molti dei quali arrivano dai paesi dell'est o dal nord Europa, con porzioni abbondanti, ma a Zante, se non siete esperti di cucina greca, fatevi consigliare dalle persone del posto!!
La città di Zakynthos
Il nostro primo giorno di vacanza lo abbiamo dedicato alla Chòra, il capoluogo dell'isola, partendo in bus da Tsilivì, dopo aver faticosamente trovato la fermata... Per prima cosa abbiamo cercato il punto informativo turistico, segnalato sulla mappa sul lungoporto all'altezza della Polizia,  ma proprio un poliziotto ci comunica che è stato chiuso!
I turisti non mancano, ma Zante non brilla per indicazioni, cartelli stradali o informazioni in generale.
Bisogna scoprire la Chòra in modalità "self"!

Dopo una lunga passeggiata lungo la baia, facciamo la prima tappa nella via dedicata al  poeta italo-greco Ugo Foscolo, parallela alla via principale Alexander Roma:

di fronte alla casa dove visse Foscolo durante gli anni della sua infanzia, che fu distrutta dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, vi è un bellissimo angelo in marmo bianco scolpito da un artista di Zante, l'Angelo "piangente".
In ricordo del poeta vi è anche un busto nella piazza principale, piazza Solomos, dedicato a Foscolo.  

Il ricco passato che vanta l'isola di Zante nelle varie forme dell'arte, dalla poesia alla musica, ha influenzato il recente mondo della cultura e della letteratura, e ancor oggi Zante è un importante centro culturale.
Seguendo le indicazioni poco prima della Chiesa di San Dionisio, per la "Historical Church of Virgin Mary of Faneromeni", la Chiesa della Vergine Maria di Faneromeni (o Chiesa dell'Apparizione) ci siamo imbattuti in questa chiesa del 1633, addobbata con ghirlande di fiori perchè l'abbiamo visitata proprio a Ferragosto, il giorno della sua festa.

La chiesa è bellissima e imponente, gli interni ricchi e preziosi, ma anch'essa fu distrutta durante il terremoto del 1953, come gran parte degli edifici dell'isola, insieme alla sua torre campanaria, oggi ricostruita.
Potete trovarla indicata anche come "Panagia Faneromeni", anche se  su alcune mappe della città non compare, ed è proprio un peccato!
E' una emozione unica ammirare i dipinti del soffitto, le opere d'arte e le sculture in legno.
Le agiografie e le opere sopravvissute al terremoto sono ora conservate nel Museo Post-Bizantino di Zante.
Quando fu ricostruita furono utilizzati gli stessi materiali e mantenuta la sua forma originale.
Abbiamo dedicato alla città un'altra domenica mattina, iniziando dalla sua chiesa principale:  la "Chiesa di San Dionisio", dove sono custodite le reliquie del santo, patrono dell'isola. Proprio in questi giorni è meta di tanti greci devoti, perchè il 24 Agosto si festeggia il momento in cui il santo fu trasportato a Zante nel 1716;  il 17 dicembre invece si celebra il momento in cui fu sepolto nelle isole Strofadi.
I festeggiamenti durano alcuni giorni durante i quali organizzano una fiera, non imperdibile per la verità, frequentata soprattutto dalle famiglie greche e piena di zingarelli che gironzolano...
Con una solenne Processione le spoglie di Agios Dionisios vengono portate per la città, si susseguono varie cerimonie nella Chiesa e tutto termina la sera del 24 agosto con i fuochi d'artificio.
La festa patronale è molto sentita e partecipata, durante questi giorni la Chòra si affolla e la sera è difficile trovare un tavolo libero in una taverna.
La Chiesa di San Dionisio è imponente ed il suo campanile, illuminato da tante lampadine, svetta anche di sera, caratterizzando il lungomare notturno.
La domenica mattina durante il periodo della ricorrenza la Chiesa è strapiena; ci sono due file: una per entrare e una per rendere omaggio alla reliquia del santo, esposto per l'occasione.
A fatica riusciamo ad entrare... e a fare una foto del meraviglioso soffitto, di nascosto... visto che non si potrebbero fare foto!
Gli interni sono ricchi di lampade votive, marmi scolpiti e una bella iconostasi in legno. Per chi volesse, a fianco della chiesa, si può visitare il Museo Ecclesiastico.
Dalla Chiesa di San Dionisio, che è all'altezza del porto, con una passeggiata di pochi minuti si arriva sul lato opposto del lungomare, percorrendo la via principale interna, una strada pedonale lastricata,  via Alessandro Roma, che di fatto è l'unica strada commerciale, con alcuni negozi, bar e taverne. E' qui che la sera ci si ritrova.
Si giunge alla fine in Piazza Solomos, la piazza principale, ampia e moderna, che chiude il lungoporto all'altezza del molo.
Qui si trovano i principali monumenti ed edifici della città.

Iniziamo dal  Museo Post Bizantino, chiuso la domenica e il lunedì, orario di apertura 8 - 15. Dato che il Museo è molto interessante, avevamo intenzione di visitarlo, ma non pensavamo che un luogo di notevole interesse turistico fosse chiuso la domenica... Il Museo raccoglie una collezione di circa mille opere d'arte tra immagini sacre e sculture fino al XIX secolo,  all'interno di un elegante edificio (foto).
Qui sono conservate molte opere che si sono salvate dal terremoto del 1953; infatti girando per l'isola abbiamo letto, in diverse occasioni, che gli interni, gli arredi e le opere d'arte recuperati sono esposti nel Museo Bizantino.
Monumenti in Piazza Solomos: Zante ha dato un grande contributo alla letteratura greca e qui si trovano i monumenti dedicati ai suoi poeti di spicco.

Proprio di fronte al Museo Bizantino c'è la statua del poeta nazionale greco Dionysios Solomos nato a Zante nel 1798.
Solomos scrisse anche l'Inno alla Libertà, diventato poi Inno nazionale Greco.
Sull'altro lato della piazza la bella statua che raffigura la "Gloria" (che vedete nella foto e che è la nostra preferita!) oggetto di suoi versi poetici.
Un pò più decentrato il busto di Ugo Foscolo, e infine ci sono delle stele che ricordano alcuni versi scritti da Kalvos, altro poeta di Zante del XVI secolo.
L'edificio più bello in questa piazza è la Chiesa di San Nicola al Molo (Agios Nikolaos tou Molou): è una basilica antica ma ricostruita con la pietra estratta dalle cave di Gerakas. E' un mix di stili architettonici che la rende particolare, la Chiesa è in stile veneziano, mentre il campanile richiama quello bizantino.
In questi giorni di fine agosto si festeggia anche anche qui il patrono, perchè San Dionisio prestò i suoi servizi per molto tempo in questa chiesa:
Proseguendo per la strada alberata "via Dimokratias", breve ma carina e molto frequentata la sera per le sue taverne, si giunge nel punto più grazioso della città (o per meglio dire... l'unico angolo grazioso, secondo noi): una piccola piazzetta elegante con alcuni bar, punto di ritrovo e piuttosto vivace la sera;  è Piazza San Marco, in chiaro stile veneziano.

In questa piazzetta c'è la Chiesa Cattolica di San Marco, (la messa in italiano è il sabato alle 19 e la domenica alle 10 e alle 19, per chi fosse interessato...), unica chiesa cattolica sull'isola.
Qui c'è la fonte battesimale in cui fu battezzato Foscolo nel 1778, proprio all'ingresso.
Per il resto la Chiesa è totalmente spoglia, perchè le sue opere sono andate perse.
Di fianco c'è il Museo di Solomos e Kalvos,  che sembra quasi il proseguimento della Chiesa.
Qui sono custodite le tombe dei due poeti, e vari oggetti e manoscritti loro e di altre personalità di Zante.   
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 14 (e aggiunto provvisoriamente "dalle 20 alle 22",  ma non è specificato il periodo).

Da qui si arriva dopo 200 metri alla Mitropoli Agios Nikolaos ton Xenon (Basilica di San Nicola degli Stranieri), chiamata così perchè qui una volta  seppellivano gli stranieri.  
La Chiesa Ortodossa ha la classica torre campanaria che si ritrova spesso sull'isola.
All'interno c'è una iconostasi in legno, bella da togliere il fiato.... che ne dite?
 Il borgo di Bochali
 Questo borgo arroccato sul promontorio alle spalle della città di Zante è stato il "nostro posticino", e ci siamo tornati diverse volte.
Noi ci siamo arrivati abbastanza facilmente, da Tsilivì, prendendo una deviazione all'altezza della taverna Akrotiri.
C'è un ampio parcheggio proprio di fianco alla Chiesa, anche se ad agosto non è proprio scontato trovare posto!
Abbiamo notato che moltissimi sono i taxi che accompagnano i turisti per trascorrere la serata.

La vista della Chòra illuminata, con il cielo ancora chiaro, colorato da varie sfumature, è unica!  
In realtà il sole tramonta sul versante opposto dell'isola, ma la luce di questo momento dona colori diversi al panorama.
C'è la  folla affacciata  da questa meravigliosa terrazza  sulla città,  e anche noi ci uniamo al rito delle foto!
Il borgo di Bòchali  e la collina di Strani sono un luogo magico, ed un signore ci ha consigliato di tornarci all'alba,  il momento della giornata che regala una luce particolare e rende più affascinante il panorama.
Noi in effetti ci siamo tornati a tutte le ore del giorno...
Al contrario degli altri paesi dell'isola,  Bòchali è caratteristico ed ha mantenuto l'assetto urbano che aveva prima del terremoto del 1953.
Una cenetta romantica o un aperitivo con vista incantevole qui sono assicurati: ci sono locali eleganti e anche taverne tradizionali.
Noi ci siamo trovati benissimo nel  bar-ristorante "Latas" proprio di fianco alla Chiesa, consigliato tra l'altro dal nostro amico Dimitri; ottimo servizio, gentilissimi, location panoramica, piatti buoni e prezzi economici! Latas tra l'altro è un'ottima pasticceria da oltre 30 anni: il titolare, che parla italiano, ci ha raccontato che nel 2017 la loro "torta al limone" ha vinto il primo premio nazionale in Grecia!

Di mattina,  abbiamo  subito  visitato la Chiesa di Chrysopigi  del  XVI secolo che ha lo stesso stile architettonico di molte chiese sull'isola.
Quella attuale è una costruzione moderna ricostruita.
Gli interni sono belli, con icone bizantine, affreschi e dipinti.
Bellissima è l'antica icona della Madonna (Panagìa) che fu portata da Creta e dovrebbe risalire all'anno 848.

Bòchali è un punto panoramico da non perdere, si vede tutta la città di Zante e tutto il golfo a sud dell'isola.
Non è possibile non fermarsi per un bel servizio fotografico... peccato che al mattino la veduta panoramica sia controsole, ma appena il sole si è alzato ci siamo sfogati!

Appena superate le taverne di Bochali si sale fino al Castello Veneziano.
L'ingresso costa 4 euro ed è aperto dalle 8 alle 14,30.
Del castello non è rimasto praticamente nulla, ma è comunque piacevole passeggiare all'interno delle mura di fortificazione del XVII secolo nella grande pineta.
E' un luogo tranquillo, ombreggiato, con la vista su entrambe le coste dell'isola,  e dove  si può  vedere  una costruzione in pietra che era  il deposito delle armi.
Non è un luogo indimenticabile..... abbiamo visto castelli veneziani,  in altre isole greche, ben più interessanti,  ma Zante  è stata  quasi  rasa  al suolo dal terremoto del 1953 e si è conservato pochissimo del suo ricco passato.

Spiagge e località sul  mare
 
Cominciamo il nostro giro da quelle meno interessanti, giusto per non svelare subito le bellezze dell'isola...

KALAMAKI:  premettiamo che siamo arrivati in questa spiaggia in un giorno di brutto tempo, dopo 5 minuti si è messo a piovere... quindi il giudizio è un pò condizionato!!
Comunque Kalamaki è un centro turistico a 7 km da Zante, appena a sud dell'aeroporto, e si snoda lungo la strada principale con una sequenza di bar, pub, negozi e ristoranti ed è il prolungamento di LAGANAS.
La zona non ci interessa minimamente, non ha nulla di caratteristico ed è frequentata soprattutto da turismo internazionale, forse meno giovane e fracassone rispetto alla vicina Laganàs, alla quale non vi consigliamo di avvicinarvi... a meno che non siate incalliti discotecari o frequentatori di pub!

La spiaggia di Kalamaki però può essere salvata dal nostro impietoso giudizio... è molto ampia, sabbiosa, con il mare addirittura "tiepido", e delimitata alle estremità da alte rupi chiamate "pietre di gesso".
In tutta la costa a sud, quindi anche qui, si tutela la Caretta-Caretta con le misure applicate dal Parco Marino.
La parte più tranquilla della spiaggia è quella finale, dove non è attrezzata, e soprattutto di mattina (comunque, per chi fosse interessato, affittano ombrellone + 2 lettini a 8 euro, prezzi 2018).
BANANA BEACH: un pomeriggio di assoluto relax lo abbiamo treascorso su questa lunga spiaggia a sud, probabilmente la più lunga dell'isola. Pur essendo frequentata davvero da molta gente, non ci sono problemi di parcheggio.

Questa lunga distesa di sabbia è una delle spiagge più famose sull'isola ed è prevalentemente attrezzata; nei tratti di spiaggia libera si trova comunque posto a qualsiasi ora.
Non è scenografica nè indimenticabile, ma a differenza delle nostre spiagge romagnole, è lontana dai paesi. Una costruzione incompiuta in cemento, elemento tipico greco, rovina il paesaggio verde alle sue spalle.
GERAKAS BEACH:  proseguiamo il tour delle spiagge con una delle più belle a sud!   Arrivando verso le 10 del mattino in pieno agosto la trovate già piuttosto affollata, ma se siete fortunati e non è agosto... vi godrete un luogo veramente affascinante.
Sulla spiaggia non ci sono bar o taverne, e questo contesto di paesaggio selvaggio è il valore aggiunto di Gerakas.

E' una lunga spiaggia sabbiosa che termina con un promontorio frastagliato di argilla al quale non ci si può avvicinare per non deturpare la scogliera scavando nell'argilla.
La spiaggia è per metà attrezzata e per metà libera, il mare è limpido ed il fondale sabbioso.
Di fronte all'ingresso vi è la zona con gli ombrelloni, meno bella, con qualche ciottolo e sicuramente meno suggestiva.
Lo spazio per i bagnanti è molto ridotto in quanto una parte è delimitata per proteggere i nidi delle tartarughe.
Qui le piccole tartarughine che nascono e cercano di raggiungere il mare hanno giustamente la priorità!
Questo è il tratto principale del Parco Marino, quindi vanno rispettate alcune regole ben segnalate dai cartelli all'ingresso; alcuni giovani volontari monitorano la spiaggia, e vengono allertati dai turisti quando avvistano minuscole tartarughine che iniziano il loro faticoso cammino verso il mare!
Anche qui, come a Dafni, abbiamo vissuto l'emozione di vedere le prodezze di una minuscola tartaruga proiettata verso il mare: dopo un breve tratto veloce, la sua corsa si è arenata a tre metri dalla riva sopraffatta dalla fatica. Una volontaria l'ha però sotterrata sotto la sabbia, spiegando che era troppo piccola.
Appena prima della spiaggia vi è il Centro della Fauna Marina del Mediterraneo che si può visitare gratuitamente.
Il piccolo "Mediterranean Marine Life Center" è aperto dal 2012 ed è finanziato da "Sea Life" a cui si possono donare piccole somme dopo averlo visitato; ha come obiettivi il salvataggio e la cura delle tartarughe ferite o intrappolate, il monitoraggio e la tutele dei nidi sulle spiagge, la divulgazione di informazioni ai turisti.

La cosa più curiosa è la lavagnetta che viene man mano aggiornata, con i dati del Parco Marino. Alla data del 25 agosto 2018 ci sono 5 nidi nuovi (mentre non ve ne erano stati nei 2 anni precedenti), 1432 nidi in totale e 255 covati, a differenza dell'intero anno 2017 molto meno prolifico con soli 628 nidi complessivi. Le vasche in quel momento non ospitavano nessuna caretta caretta.
A parte le informazioni numeriche e qualche pannello fotografico, è interessante un video che mostra il salvataggio di una tartaruga adulta che aveva ingerito della plastica, con il commento allarmato dell'addetto che mostra tanti turisti a Gerakas irrispettosi dell'ambiente naturale che li circonda. Il video termina con un quesito che fa davvero riflettere: "are you shocked?"
DAFNI BEACH:   in una bella mattina di sole ci siamo diretti presto a Dafni,  il ricordo più indelebile che abbiamo conservato da una precedente vacanza a Zante nel 2005.
Rispetto ad allora i servizi sono migliorati, la spiaggia è molto più attrezzata, la strada "quasi" asfaltata ed il parcheggio semi-custodito; ma tutte queste comodità in più vanno a discapito del contesto più selvaggio che ricordavamo!!!
Ma rimane comunque una bella spiaggia di sabbia e ciottoli incontaminata, lontana dai paesi e tranquilla, nonostante la folla di turisti che la frequentano ad agosto.
Dalla strada un cartello gigantesco la indica in diverse lingue, da lì si prosegue per poco più di tre chilometri di strada asfaltata, che poi diventa "cementata".
Le taverne offrono ombrellone + due lettini a 5 euro (prezzi 2018)  e sono ben conosciute per il pesce fresco! 
Anche Dafni fa parte del Parco Marino,  come vedete dalla mappa qui sotto, quindi occorre rispettare  le regole a protezione delle tartarughe:  non si possono  piantare  gli ombrelloni,   ma solo stendersi sui tratti di spiaggia libera, per non danneggiare le eventuali uova deposte sotto la sabbia.
I nidi sono ben segnalati dai volontari del Parco che sorvegliano le spiagge ed intervengono ogni qualvolta le tartarughine cercano la via del mare!
E' assolutamente vietato toccare le piccole "caretta-caretta" con le mani, sono molto delicate.
Quando escono dalla sabbia si dirigono verso il mare guidate dal riflesso della luce dell'acqua, ma spesso non riescono a raggiungerlo e anche in mare sono molto vulnerabili....
A Dafni abbiamo trovato un mare calmissimo, il fondale è un pò pietroso e l'acqua piacevolmente calda!
Di fronte c'è l'isolotto di Pelouzo (foto sopra) che però non è raggiungibile nei periodi in cui vige il divieto di navigazione per qualsiasi mezzo; in tutta l'area protetta non vedrete barchette,   nè pedalò  o sport acquatici.   Queste norme rendono migliori e più tranquille le spiagge,  e  cercano  di educare i turisti al rispetto dell'ambiente. Del resto le tartarughe tornano a deporre le uova negli stessi luoghi dove sono nate, e tali luoghi devono essere preservati!

PLAKA BEACH:  è una bella spiaggia a sud sul versante est.

Rientrando da Gerakas ci siamo fermati in questa baietta tranquilla, per evitare le spiagge più popolari.
E' principalmente attrezzata, e la taverna offre i lettini sul prato gratis ai propri clienti, la musica è soft, non è affollata; ma la vera bellezza è il mare calmo e trasparente, una piscina naturale con il fondale basso e sabbioso!
PORTO KOUKLA:  un pomeriggio, per un breve relax, abbiamo scelto questa spiaggia, nel tratto di costa a sud dopo Laganàs.

"Dovrebbe" essere una lunga spiaggia sabbiosa con un piccolo aggregato di case, ma purtroppo la striscia sottile di sabbia è stata completamente erosa dal mare che arriva fino al muretto. I lettini sono ordinati tutti in fila, ma il terreno è tutto bagnato e non vi è la possibilità di stendere i teli.
Non ci resta che ammirare tutta la baia, da un lato l'isolotto di Agios Sostis (o Cameo Island) di fronte a Laganàs, e dall'altro l'isola di Marathonissi.  Porto Koukla si trova proprio al centro del golfo.
LIMNI KERIOU (Porto di KERI'):  nel giorno in cui ci siamo concentrati sulla zona sud-ovest dell'isola, questa è stata la prima tappa. 
Se dovete andare a Kerì non potete sbagliare: dalla Chòra una strada di 20 chilometri vi porta dritti all'estremità più a sud.
Limni Keriou è una spiaggia piuttosto stretta, di ciottoli, punteggiata di pini marittimi che garantiscono l'ombra; vi è comunque la possibilità di affittare l'ombrellone.
In agosto è parecchio affollata, ma nonostante ciò si trova facilmente parcheggio, magari verso il fondo.  
Il mare è fantastico, azzurro con varie sfumature di turchese; tra le spiagge a sud questa è quella che ci ha colpiti di più per i colori e la trasparenza dell'acqua!  
Proprio di fronte c'è l'isola di Marathonissi (isola di Marathia) anch'essa inclusa nel Parco Marino, anche conosciuta come "l'isola delle tartarughe", perchè ricorda davvero la forma di una tartaruga!
Da Limni Keriou partono le barchette che accompagnano i turisti sull'isola e alle grotte di Kerì.
Nel tratto di costa da Limni Keriou a Capo Marathia, di circa 2 chilometri, gli scorci su Marathonissi sono bellissimi, trovate un paio di taverne e qualche piccola caletta, scogli dove prendere il sole in piena tranquillità o fare un tuffo in questo bel mare blu e profondo:
Se siete in questa zona, vi consigliamo la successiva tappa a:

KERI':   è un villaggio quasi di montagna,  anche se a soli 5 chilometri dal suo porto (Limni Keriou).   E' un paese tradizionale,  con qualche taverna panoramica particolarmente frequentata all'ora del tramonto.

Vi è una graziosa piazzetta su cui affacciano due taverne kafenion con le seggioline colorate, e qualche viuzza stretta. A Kerì si incontra qualche vecchietto, non c'è molto movimento, tranne una lunga fila di auto dirette al Faro di Kerì all'ora del tramonto.
Degna di pregio, appena fuori dal paese, la Chiesa della Vergine di Keri (Panagia Keriotissa),  una grande Chiesa  in un contesto verde ricco di vegetazione.
Anche se, a dire il vero, Kerì è famosa per il suo Faro a circa 2 chilometri: uno degli appuntamenti più attesi sull'isola è all'ora del tramonto proprio qui!
Tramonto al Faro di Kerì:  il Faro  è zona militare inaccessibile,  ma  scopriamo  con  un briciolo di delusione  che  tutto  l'orizzonte  di fronte  a  noi  è recintato e privatizzato.
Si può accedere al promontorio solo entrando in un bar-chiosco con obbligo di consumazione.  
In passato l'area era libera e si poteva raggiungere un balconcino con belvedere e fare una passeggiata.
La folla  che  ogni sera  raggiunge  il Faro  è  ben ricompensata  da un tramonto emozionante  sul mare  aperto,  uno dei più famosi  del Mar Ionio,  che illumina con i suoi riflessi le alte scogliere....  e qui ognuno si sceglie un posticino per godersi questo spettacolo della natura!
Appena il sole si tuffa nel mare, tutti si incamminano sulla via del ritorno, creando una lunga fila di auto.

I "MYZITHRES".  Subito prima del Faro di Kerì, una sosta è d'obbligo alla "Taverna del Faro".
Non si può non riconoscerla:  nel suo cortile c'è la bandiera greca su asta più grande del mondo, realizzata nel 2006 ed entrata nel guinness dei primati il 20 maggio 2007.
E' alta ben cinquanta metri ed è issata con un meccanismo a motore, ma solo quando le condizioni meteo sono buone.
In questa taverna dovete assolutamente fermarvi perchè, bandiera a parte, la sua terrazza offre uno spettacolo impareggiabile, che non vedrete da nessuna altra parte:  i Myzithres, due scenografici coni di roccia nel mare che ci hanno incantato!
Dal terrazzino sospeso sulla scogliera a strapiombo sul mare si gode di una vista unica sui due faraglioni:
           
           NAVAGIO SHIPWRECK BEACH !!!    
     La meravigliosa Spiaggia del Relitto 

Ecco la vera regina di Zante!
Molte fonti indicano questa spiaggia come la più fotografata di tutta la Grecia; non sappiamo se è prima, seconda o terza in classifica, ma sul podio ce la mettiamo di sicuro!
E' conosciuta anche come la "spiaggia del naufragio" proprio perchè adagiato sulla sabbia c'è il relitto di una nave russa naufragata nel 1980.
Noi siamo arrivati alle 11 del mattino e siamo risaliti in auto alle 13: due ore intense e indimenticabili per ammirare e fotografare la più scenografica delle spiagge di Zante!
Erano 13 anni che volevamo tornare in quel punto preciso per emozionarci di nuovo, cioè su quel balconcino sospeso sulla falesia a picco sul mare turchese, che più turchese non si può!
Si fa un pò di coda,  è un punto così suggestivo  che si è disposti a fare la fila come in posta...  e sotto il sole cocente,  per goderselo pochi istanti;  ma ne vale la pena!!
Queste immagini impresse nei nostri ricordi... valgono l'intera vacanza a Zante.
La bellezza di questo luogo è la maestosità della scogliera che contrasta con il colore così intenso del mare:
Con una passeggiata molto panoramica sul bordo della scogliera si raggiunge il punto finale dove sventola una bandiera greca.
Il viavai delle persone è piuttosto intenso, ma si riesce ad ammirare lo spettacolo senza fare code... anche in pieno agosto.
Bisogna solo munirsi di scarpe comode perchè il percorso sul promontorio è roccioso e irregolare, non difficile, ma se non avete le ciabatte vi godete meglio il momento!
PORTO VROMI:    dopo la mattinata trascorsa alla spiaggia del Navagio, e un bel pranzetto ad Anafonitria, ci siamo diretti verso questo bellissimo fiordo pochi chilometri più a sud;  si raggiunge in auto con la strada asfaltata, ma non consigliamo il motorino data la pendenza.

Questo è anche un punto strategico per fare le gite in barca alla spiaggia del Navagio o nelle grotte marine.
Porto Vromi è diviso in due insenature raggiungibili attraverso due strade diverse; solo una delle due sfocia in una spiaggia bianca con l'acqua chiara e trasparente.
PORTO ROXA:  dopo aver visitato il villaggio montano di Kiliomeno, un pò di mare ci voleva!... e ci siamo diretti verso questa piccola insenatura raggiungibile percorrendo una strada asfaltata; si trova a circa 25 chilometri dalla città di Zante, ma è facilmente abbinabile con le altre insenature della costa ovest.
E' un luogo tranquillo, meno affollato di altri perchè un pò meno famoso, con alcune taverne che offrono gli ombrelloni gratis ai loro clienti.
Non vi è spiaggia ma rocce su cui stendersi; consigliate quindi le scarpette!
L'acqua è spettacolare, si nuota in un mare cristallino e profondo tra alcune barchette:
PORTO LIMNIONAS:  da Porto Roxa abbiamo proseguito per questo altro bellissimo fiordo, collegato da una stradina panoramica che costeggia il mare.  Questa profonda insenatura è una meraviglia!
Conviene fermarsi con l'auto poco prima di arrivare alla taverna  per ammirare dall'alto il panorama:  l'acqua turchese  del mare  che si infila  tra le due coste e un ... milione di persone che nuotano !!!
Qui tutti fanno snorkeling per andare a scoprire le vicine grotte marine.
Il tutto sembra una cartolina,  ma a malincuore decidiamo di non fermarci;  questo luogo è segnalato ovunque tra le top ten da vedere...  e quindi è davvero affollato!!!
Ma ve lo consigliamo, soprattutto se riuscite ad arrivare al mattino presto, guardate voi stessi:
KAMPI' (o KAMBI'):   proseguendo la nostra perlustrazione della costa ovest,  poco più a nord di Porto Limnionas si arriva a Kampì,  bellissimo punto panoramico, e di sera strategico per il tramonto.
La strada è facilmente percorribile anche dai motorini, e dopo aver superato alcune taverne con terrazze super panoramiche, si arriva in fondo sul promontorio di Shiza, a picco sul Mar Ionio!
Abbiamo lasciato l'auto proprio sotto la grande croce in cemento che ricorda i caduti della guerra civile del 1940 (pare sia la croce più grande della Grecia).
Qui ci siamo veramente goduti un pranzo con "spettacolo mare" incluso nel prezzo: la Taverna Cross (o Taverna tou Papa) ha una terrazza panoramica molto suggestiva!
Come Kerì e Porto Limnionas, anche Kambì è una location molto gettonata all'ora del tramonto!  Noi ci siamo stati solo di giorno  ma ne è valsa la pena; vi consigliamo di fermarvi anche all'altezza della Taverna Mykalis dove vi aspetta una vista stupenda sulle alte scogliere bianche, delle pareti verticali di roccia (tipiche di gran parte della costa ovest) e sotto il mare color smeraldo!
Per darvi un'idea di dove abbiamo pranzato, eccoci alla Taverna Cross:
ALYKANAS:  ora ci spostiamo sulla costa nord-est; la spiaggia è quasi un tutt'uno con Alykès.

Le due località sono adiacenti.  Questa zona è tranquilla, i bagni sono frequentati da pochi turisti, soprattutto famiglie, ombrelloni a 5 euro, qualche casa in affitto.
E' un posto rilassante, mare pulito e calmo, fondale basso e sabbioso, adatto ai bambini. Ci sono le taverne con le seggiole blu, come la taverna "Oasis" dove abbiamo mangiato una stuzzicante "pikilìa".
ALYKES:   è un centro turistico con molti hotel, locali e negozi; la sua lunga spiaggia di sabbia con il mare tranquillo e sicuro attira molte persone e offre vari servizi e sport acquatici.
Non è certo la nostra preferita, troppo urbanizzata per i nostri gusti, ma si può fare una sosta per un bagno o per pranzare.
Vi è un fiume che scorre parallelo al mare, un pò nell'entroterra ed il ponte più famoso è il ponte in pietra solo pedonale (che vedete nella foto qui sotto), a metà strada tra i due paesi di Alikanàs ed Alykès.
Per curiosità abbiamo percorso in auto il tratto che attraversa le vecchie saline, che una volta producevano il sale per tutta l'isola ed erano l'attività economica principale della zona (Alykès significa infatti "saline').
XIGIA BEACH:   proseguendo verso nord sul versante orientale,  la costa diventa più particolare,  frastagliata e rocciosa,  ideale per chi fa snorkeling, e i colori sono più belli!  Xigia è una spiaggia di sassi molto piccola che si trova proprio sotto la strada; la sua caratteristica è che in una grotta marina vicina c'è una sorgente sulfurea che dona al mare infinite sfumature di azzurro!!
Gli unici difetti sono l'odore di zolfo, che potrebbe non essere troppo piacevole, e la folla che la frequenta già al mattino!
Ma merita una visita, perlomeno una sosta fotografica:

SPIAGGIA DI MAKRIS GIALOS:
   dopo Xigia abbiamo raggiunto questa spiaggia spettacolare, la più bella di tutto il versante est dell'isola! 
Il mare ha dei colori stupendi che vanno dal celeste chiaro al verde smeraldo; con qualche piccolo yacht al largo e la costa rocciosa che la incornicia... è proprio un bel posticino:
La spiaggia è di sassolini chiari, parzialmente attrezzata; se si vuole trovare uno spazio in pole position occorre arrivare nella prima parte della mattinata, soprattutto in alta stagione. Noi ce la siamo goduta fino alle 14, ma stava già arrivando l'ombra. 
Da qui partono le barchette per le Blue Cave; questa zona è l'ideale per lo snorkeling, il fondale scende rapidamente ed il mare è ricco di flora e fauna.
Noi abbiamo pranzato in una taverna con terrazza panoramica appena dopo la spiaggia di Makrìs Gialòs.

Lungo la strada  vi sono diverse taverne, vicine tra di loro, ognuna con una vista diversa, ma la più caratteristica è quella con la terrazza proprio sopra il villaggio di MAKRIS GIALOS, una suggestiva penisola che si estende nel mare, creando una insenatura con il mare cristallino, e di fronte l'isolotto Mikrò Nisì (che in greco significa "piccola isola').
Alcune barchette completano la cartolina.
AGIOS NIKOLAOS:   proseguendo verso nord si raggiunge questo paesino (curiosamente a Zante vi è un'altra località a sud con lo stesso nome...). Lungo la spiaggia semicircolare di sabbia e ghiaia ci sono diverse taverne, ombrelloni da affittare e un porto abbastanza strutturato.
Tutta questa zona offre la possibilità di visitare le vicine Grotte Blu con delle piccole barchette.
Proprio di fronte c'è l'isola di Cefalonia, collegata dai traghetti che arrivano proprio in questo porto.

CAPE SKINARI:   finalmente arriviamo nel punto più a nord dell'isola; in zona vi è un faro, che però non è raggiungibile, e in fondo ad una lunga, faticosa ma super panoramica scala si arriva fino al mare blu, che più blu non si può... proprio nella zona delle "Blue Cave".
Vi è un traffico piuttosto intenso di imbarcazioni di ogni tipo,  ci vorrebbe il semaforo in mezzo al mare...  e dall'alto le persone che nuotano sembrano sospese nel vuoto sull'acqua turchese e trasparente:
A Skinari ci sono un paio di caratteristici mulini a vento, trasformati in residenze per turisti; in particolare quello bianco e azzurro... fa molto Grecia!!! 
A Capo Skinari non vi è spiaggia perchè il promontorio è aspro e roccioso, ma nel tratto di costa che scende fino a Makrìs Gialòs vi sono alcune spiaggette di ghiaia.
Tutta la zona è verde, come gran parte dell'isola.
Noi purtroppo non siamo bravi nuotatori, e in queste occasioni ci spiace perderci l'emozione di una nuotata; molti qui lo fanno di notte, con le torce subacquee, per gli effetti fosforescenti di questo mare turchese!   
Per chi ha la barca, o se fate snorkeling,  questo tratto di mare da Makrìs Gialòs a Skinari è il più interessante dell'isola per scoprire le grotte in piena autonomia!
E se farete un tuffo dall'ultimo gradino della scalinata di Skinari, che sia di giorno o di notte... raccontateci la vostra emozione!

E ora scendiamo lungo il  tratto di costa est che scende da Alykès a Tsilivì: ci sono diverse baie, spiaggette e porticcioli.
Alcune sono indicate sulle cartine, altre si possono scoprire semplicemente prendendo le stradine che vanno verso il mare.
Sono spesso strette strisce di sabbia misto sassi, una diversa dall'altra, con diverse taverne che cucinano il pesce a tutte le ore e strutture alberghiere che a volte occupano gran parte degli spazi.
Magari non è la costa più spettacolare di Zante, ma con lo spirito di curiosare si possono trovare spiaggette molto piacevoli.
Tra tutte queste noi abbiamo visto la SPIAGGIA DI BOUKA  (il cartello in greco indica "Paralìa MPOYKA"),  una piccola e stretta striscia di sabbia,  con qualche bella taverna, gli ombrelloni attrezzati su terrazze direttamente sul mare, frequentata probabilmente da chi soggiorna lì.

SPIAGGIA DI AMBOULA:  qui ci siamo fermati per un pò di relax... non c'è molto parcheggio ma potete lasciare l'auto dei parking delle taverne.

Amboula è leggermente più ampia, di sabbia ma molto rustica, con il fondale pietroso. Ha un tratto più selvaggio con un canneto alle spalle, e una zona attrezzata con le taverne.
Se siete in questa zona vi suggeriamo la "Taverna Vardiòla" a KIPSELI (appena sopra la spiaggia di Drosià) per una bella cenetta: ottimo pesce, panoramica, romantica e anche economica; alla fine ci hanno offerto la fregania (il dolce tipico di Zante) e un liquorino al limone.
 VILLAGGI nell'entroterra di Zante

Come tutte le isole, ognuna con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi curiosi riferimenti agli eroi della mitologia greca, anche Zante è da girare in lungo e in largo per scoprirne tutti gli aspetti.
Cominciamo dal primo paese dell'entroterra che abbiamo visitato:

MACHERADO:   si trova a 10 chilometri dalla città di Zante ed è il secondo villaggio per grandezza dopo Katastari; adagiato sulla collina, immerso nel verde dei cipressi, non ha un granchè di caratteristico, se non la classica piazzetta dove giocano i bambini,  l'ufficio postale e un paio di bar. Subito prima di entrare in paese, arrivando da Vougato, abbiamo seguito l'indicazione per la Chiesa di San Demetrio, una antica costruzione in pietra immersa nella più rustica campagna, con un campanile interessante. L'unico elemento degno di nota del paese è la Chiesa di Santa Maura, una martire egiziana del III secolo, con la sua bellissima torre campanaria in pietra scolpita.
Si dice che il suono delle sue campane si senta in quasi tutta l'isola!
La Chiesa fu distrutta in un incendio l'8 dicembre 2005 ed oggi è quasi interamente recuperata; una foto prima dell'incendio mostra gli affreschi del soffitto, oggi andati persi. L'interno è ricco di bassorilievi in argento e dipinti.
Sempre a Macherado, proseguendo il nostro mini-tour per chiese e chiesette, abbiamo trovato la Chiesa di Ypapanti, anch'essa ricostruita, un pò nascosta tra le stradine e gli ulivi del paese.
Certo è che potrebbero tenere un pò meglio quel che resta di queste chiese antiche.
Il campanile di Ypapanti del XVI secolo sarebbe anche interessante, ma è circondato dalle sterpaglie...
Un pò più di cura non guasterebbe!
Ma il vero gioiello da non perdere, appena fuori Macherado, è il Monastero ELEFTHEOTRIA (il Monastero delle suore della Madonna Liberatrice) completamente immerso nel verde della vallata:

Attenzione agli orari di visita: 8,30 - 12,00 e 16,00 - 19,30.
Noi siamo dovuti tornare, ma ne è valsa la pena!
Da lontano sembra un antico castello fiabesco, ma in realtà è una costruzione moderna, in parte rivestita in pietra.
Abbiamo suonato il campanello un pò timidi perchè non vi erano altri visitatori, e la porta era chiusa, ma non saremmo tornati per la terza volta!
All'interno vi è una galleria con arcate dipinte, ma la parte più bella è la Chiesa, piccola ma con bellissime icone della Madonna e pitture di immagini sacre.
La cosa più pregiata è la bellissima iconostasi in legno in stile barocco.
KILIOMENO:  se siete a Macherado e proseguite verso ovest, raggiungete questo piccolo villaggio montano che si trova a circa 500 metri di altezza, con le case tradizionali in pietra e alcuni negozi che vendono i prodotti locali e qualche souvenir.

Questo paesino è più raccolto del vicino Macherado, ma soprattutto è interessante la Chiesa di San Nicola (Agios Nikolaos o Kiliomenos).
Abbiamo trovato la Chiesa chiusa... peccato, ma capita spesso.
Il campanile del 1893 in pietra scolpita però è bellissimo!
Questa torre campanaria in stile neoclassico è completamente diversa dagli altri campanili dell'isola e sono particolari le decorazioni in rilievo nella parte più alta.

KATASTARI:  A 17 chilometri a nord di Zante, è il villaggio più grande e strutturato e rimane poco all'interno di Alykès.
Qui trovate tutti i servizi principali: la farmacia, l'ufficio postale, la polizia, le scuole elementari, medie e anche il liceo!

Ma ciò che attira la nostra attenzione è la Chiesa in centro: la Basilica di San Patrino.
Gli interni sono bellissimi, ricchi di decorazioni pittoriche e oggetti preziosi, che abbiamo trovato aperta durante la messa della domenica.
Katastari è un villaggio tradizionale in collina,  immerso tra ulivi e vigneti, lontano anni luce dalle località turistiche sorte sull'isola di gusto molto discutibile...
Da qui si ammira un fantastico panorama sulla baia di Alykès - Alykanàs e sulla pianura delle ex-saline.
A meno di tre chilometri da Katastari vi è il Monastero di San Giovanni Battista (Monì Agios Ioannis Prodromos); sulla strada seguire l'indicazione per "Prodromou". Non sappiamo se è visitabile all'interno, non vi è alcuna informazione, la porta è chiusa e si vedono dei grossi cani nel cortile... non troppo accoglienti!
Abbiamo comunque letto che all'interno ci sono opere di pittori famosi, quindi fateci sapere se qualcuno riesce a visitarlo.
Oggi appare come una moderna costruzione bianca, ben tenuta.
Sulla porta di ingresso vi è inciso il volto di San Giovanni.
Qui ci sono i resti di una torre cilindrica del XVII secolo per difendersi dai pirati. Il monastero fu distrutto dal terremoto del 1953, e la torre è l'unica parte sopravvissuta.

ANAFONITRIA:   Vi sono diversi negozi che espongono i prodotti locali, che sono davvero "locali" (miele, pasteli, mandolato, olio, frutta secca, erbe e formaggi di capra...) con assaggio incluso!  E noi non ci siamo sottratti allo shopping dei classici souvenir "greci"...e anche agli assaggi! Questo piccolo paesino di circa 200 abitanti è un punto di passaggio per i tantissimi turisti diretti verso la famosa spiaggia del Navagio a soli tre  chilometri sulla costa nord-ovest.
Nei dintorni di Anafonitria ci sono due monasteri: il Monastero di San Giorgio delle Rocce ed il Monastero della Madonna; noi abbiamo visitato il secondo.
Monastero della Madonna Anafonitria: nello stesso cortile trovate la Chiesa dedicata alla Madonna che risale al 1100 e la parte del Monastero più recente del 1429.

La Chiesa fu costruita per custodire l'icona della Madonna con il Bambino ritrovata tra gli scogli dopo il naufragio di un mercantile proveniente da Costantinopoli, e solo molto dopo fu costruito il Monastero.
Qui visse San Dionisio, patrono dell'isola, e per questo gli abitanti gli sono molto devoti.
Interessante la torre medievale all'ingresso, molto rilassante il cortile per godersi un pò di relax.
L'interno è prezioso per gli antichi affreschi, in parte conservati sulle pareti.
Oggi non ci sono più i monaci, ma è gestito dal prete, ed una signora apre la chiesa all'arrivo dei visitatori.
In questa zona abbiamo pranzato nella bella "Taverna Galaxi", al bivio prima di Anafonitria: è grande, ben tenuta e con prezzi più che onesti.
Qui si cucinano tipici piatti greci, e noi abbiamo mangiato il "pastitsio", la classica pasta al forno greca, e lo "stifado" con le cipolline preparato dalla mamma.
Ci hanno raccontato che usano prodotti locali, compresa la carne che arriva dagli allevamenti della zona.

Scendendo verso sud abbiamo incontrato i paesi nell'entroterra di MARIES e di EXO CHORA; sono villaggi che accostano graziose villette ben tenute a case diroccate; qui trovate le classiche abitazioni in pietra.
 

 
 IL GIRO IN BARCA DELL'ISOLA!

Nel nostro ultimo giorno di vacanza abbiamo rivisto da un'altra prospettiva tutti i luoghi già ammirati dall'alto; per un bel finale ci siamo riservati il ripasso delle belle coste di Zante!
Ci sono molte agenzie che offrono gite in barca; noi abbiamo prenotato con la MyTour di Tsilivì: servizio puntuale con trasferimento da/per il porto; 25 euro a persona proprio ben spesi!
Per fortuna il tempo è migliorato, visto che negli ultimi giorni avevamo preso pioggia. Il cielo è sereno, giornata limpida (figo!!!)... ma ventosa (un pò meno figo!).
La prima parte della navigazione è stata un incubo, mare mosso piuttosto preoccupante!  
La barca ondeggiava in modo inquietante, alcune persone stavano male, gli schizzi delle onde e l'aria fredda erano proprio fastidiosi...

Poi la "magia"!!   Appena arrivati a nord, a Capo Skinari, tutto è cambiato: mare più calmo, colori fantastici, le grotte lungo la costa... e finalmente abbiamo iniziato a goderci la bellezza della natura di tutta la scenografica costa ovest! 
Tutta fantastica con le sue insenature, le sue alte scogliere, le spiaggette bianche isolate ai piedi di pareti verticali di roccia e soprattutto con i colori stupefacenti del suo mare!!!
Per le condizioni del mare, comunque non calmo, la barca non ha potuto farci scendere sulla Spiaggia del Relitto (Navagio Beach); il programma prevedeva una sosta di un'ora e mezza, ma abbiamo fatto solo una breve sosta per le fotografie... in pochi minuti ne abbiamo fatte tantissime! Queste immagini indelebili  nei nostri ricordi valgono tutto il viaggio!!!
La sfortuna di non poter scendere sulla spiaggia è stata compensata dalla possibilità di vedere questa famosa spiaggia, in genere molto affollata, assolutamente deserta... e paradisiaca!
E' stata fantastica anche la sosta per il bagno nella successiva spiaggetta di Kampi, colori fosforescenti che vanno dal celeste chiaro al verde smeraldo... anche qui servizio fotografico completo!
Prima di tuffarvi per nuotare in questa piscina naturale godetevi la bellezza di queste sfumature, e memorizzate per il grigio inverno...
Sono infine bellissime le barchette che entrano all'interno delle grotte!
La navigazione continua tranquilla,  e facciamo  altre due soste per il bagno,  per chi  sa nuotare bene,  visto che il mare  è stupendo  ma  profondo:  la prima sull'isola di Marathonisi, e la seconda di fronte alla spiaggia di Mavratzi, sulla costa sud-est.
L'ultimo tratto serve per rilassarci prima dell'arrivo puntuale al porto di Zante!
Giornata da 10 e lode che chiude in bellezza la nostra vacanza a Zante, un'isola con molte contraddizioni, che abbiamo amato per la bellezza della sua natura, ma anche criticato con un pò di amarezza !
Ci auguriamo di poterla vedere in futuro in condizioni migliori, più orgogliosa delle sue tradizioni, più curata, attenta e accogliente!

Michela & Maurizio