Corfù
tra spiagge, natura e storia

Agosto 2022

Dopo qualche anno trascorso alla scoperta di isole ancora preservate dal turismo di massa internazionale, come Kythnos, Elafonisos e Kythira, nel  2022 ci siamo avventurati verso una meta piuttosto affollata e molto gettonata tra i giovani di tutta Europa che cercano il divertimento come obiettivo principale durante le loro vacanze.
Siamo stati consapevoli di questa sua vocazione turistica fin da gennaio, quando abbiamo prenotato il volo aereo per Corfù.
Nonostante qualche piccola perplessità iniziale legata alla sua fama di isola mondana e caotica, è stato sufficiente leggere le tante informazioni sulla sua storia e sulle sue bellezze naturali, che siamo stati sicuri che Corfù ci avrebbe regalato una natura spettacolare, e poi tantissimi monumenti, opere d'arte, chiese, monasteri e architetture diverse che raccontano la ricca storia dell'isola.
E le nostre aspettative si sono realizzate, il nostro viaggio alla scoperta di questa sorprendente isola verde e dai profumi mediterranei ci ha entusiasmato giorno dopo giorno;  a Corfù abbiamo trovato luoghi simbolo dell'identità greca e i villaggi dell'entroterra sono un vero concentrato di grecità!
Le dominazioni che si sono susseguite durante i secoli scorsi hanno lasciato in eredità una meravigliosa città, che da sola ospita quasi la metà degli abitanti di tutta l'isola,  con le sue antiche piazzette veneziane,  che è un gioiello e che nulla ha da invidiare a molte città europee.

L'isola di Corfù

Prima di raccontarvi i luoghi che ci hanno colpito di più, ecco qualche info in generale: con i suoi 611 km quadrati è la sesta isola più grande della Grecia, ed è la più occidentale.
Fa parte delle isole dello Ionio, ed è la più settentrionale dell'arcipelago. 
Le sue coste molto frastagliate sono lunghe circa 200 chilometri e le spiagge che circondano l'isola sono veramente molto varie e bellissime.
La sua forma allungata rende un pò più complicati gli spostamenti da nord a sud, mentre la distanza nel punto di maggior larghezza è di 32 chilometri.
Corfù, o Kèrkyra, come la chiamano i greci, con i suoi 112.000 abitanti, che si chiamano Corfioti, è l'isola Ionica più popolosa.
Il suo territorio è fertile, ovunque vi è una ricca vegetazione; il verde caratterizza il panorama con sconfinati uliveti, vigneti, pinete, boschi di querce, e poi alberi da frutta, ortaggi, mirti, agrumi e macchia mediterranea che profuma l'aria.
A Corfù vi sono laghi, sorgenti, lagune, percorsi immersi nella natura e la riserva naturale di Erimitis, un'area a nord-est dell'isola di cui ci siamo letteralmente innamorati ma ci torneremo più avanti!
La natura è rigogliosa in tutte le zone ed è un'isola fiorita in tutte le stagioni dell'anno: il suo microclima favorisce la presenza di molti fiori selvatici. Il verde delle sue colline e i giardini fioriti ci hanno piacevolmente sorpresi durante il nostro viaggio a Corfù anche in pieno agosto.
Gli uliveti coprono circa il 40% della superficie dell'isola, vi sono quattro milioni e mezzo di ulivi, alcuni ultracentenari, veri monumenti e l'olio che si produce è di ottima qualità.
Ma il prodotto più originale coltivato nel nord di Corfù è il kumquat: 

si tratta di piccoli agrumi di forma ovale, o mandarini cinesi, ricchi di vitamine e molto usati per produrre marmellate, liquori e canditi. Vengono raccolti nel periodo invernale e si mangiano con la buccia, ma si trovano nei negozi anche in piena estate, venduti naturalmente a prezzi alti considerato che non sono frutti di stagione.
La marmellata e i kumquat canditi sono davvero ottimi, dolci e aromatici, un perfetto souvenir da portare anche a casa!
Come muoversi a Corfù
Corfù è un'isola mediamente grande, con una conformazione del territorio piuttosto irregolare, ecco perchè per gli spostamenti  consigliamo il noleggio dell'auto.
L'isola è semplice da girare perchè ha poche strade principali che collegano le località di maggior rilievo, e molte strade secondarie che servono per raggiungere le spiagge e i villaggi. Naturalmente per giungere nei luoghi più lontani e isolati, che sono i più remoti ma naturalmente i più autentici, occorre percorrere stradine sterrate e strette, ma ne vale comunque la pena!
Noi abbiamo prenotato l'auto con largo anticipo nel mese di gennaio, per cercare di ottenere prezzi ragionevoli, considerato che in agosto la domanda è molto alta; e abbiamo percorso oltre 600 chilometri tra spiagge e villaggi!
Abbiamo ritirato l'auto al nostro arrivo in aeroporto e riconsegnata qualche giorno prima della partenza in città, quando ci siamo trasferiti a Corfù town. 
Il traffico in città  è molto intenso, spesso congestionato, e può capitare di non trovare posteggio in pieno centro, ma può essere tranquillamente visitata a piedi e conviene lasciare l'auto nei quartieri più periferici.
Durante il nostro soggiorno a Corfù città abbiamo optato per l'utilizzo dei mezzi pubblici per visitare i dintorni.
Il servizio di trasporto pubblico locale, gestito dalla KTEL, è decisamente migliore rispetto ad altre isole greche.
Lo snodo dei  collegamenti dei bus  è  Corfù città,  in particolare da piazza Saroko  partono  tutte le linee di autobus  che raggiungono i paesi vicini e le località turistiche principali di tutta l'isola; noi abbiamo utilizzato gli autobus dalla centrale piazza Spianada, comoda dal nostro appartamento.  Sul sito della Ktel trovate gli orari, i prezzi e le linee, che variano anche in base alla stagione.
Collegamenti con l'aeroporto: la linea di autobus 15 collega il centro della città di Corfù con il porto e con  l'aeroporto. 
La linea 15 arriva in piazza Saroko dove si possono prendere i bus per le altre destinazioni dell'isola.
In alternativa si può optare per il taxi, dall'aeroporto al centro città la tariffa è di 15 euro.

Il suo nome

in greco si chiama Kèrkyra, e i greci chiamano con lo stesso nome anche il suo capoluogo, la città di Corfù.
Il nome deriva dalla mitologia, come spesso accade in Grecia, perchè anticamente era chiamata Corcira (ecco perchè a volte i suoi abitanti vengono ancora chiamati Corciresi).
Corcira era una ninfa figlia di Asopo, che il dio Poseidone portò sull'isola dopo essersene innamorato.
In italiano invece il nome Corfù ha le sue origini in un termine greco che significa “colline”, le alture sulle quali furono costruite le due fortezze della capitale.

Il nostro viaggio

L'isola ha un'anima greca evidente e profonda, ma bisogna cercarla e non fermarsi in superficie. Essendo una meta turistica internazionale, ci siamo impegnati parecchio nei mesi precedenti il viaggio per individuare le zone più adatte alle nostre esigenze, soprattutto per evitare i luoghi frequentati dal turismo di massa, e dai giovanissimi alla ricerca della vita notturna.
Abbiamo suddiviso il nostro viaggio in due parti: i primi dieci giorni abbiamo soggiornato a Kassiopi, una bella e tranquilla località balneare a nord, con il suo porto pittoresco, due insenature e le spiagge divise da un promontorio e i resti di un castello bizantino.  La scelta si è rivelata decisamente perfetta!

Per la seconda parte della vacanza invece ci siamo spostati a  Corfù città (Kerkyra), e abbiamo dedicato sei giorni al capoluogo, la maggior città medievale della Grecia dall'atmosfera unica e affascinante, e alla zona centro-sud dell'isola.
Dividiamo quindi anche il nostro racconto in due parti, la prima sarà dedicata al nord dell'isola, con base nella bella Kassiopi; nella seconda parte invece vi parleremo della città di Kerkyra, e dei luoghi che siamo riusciti a visitare nel centro-sud, ma sappiate che molto ci è rimasto da vedere che ci sarebbe piaciuto, e questo sarà un validissimo motivo per tornare a Corfù!
Qui ci concentreremo sulle località e sulle spiagge che abbiamo deciso di visitare, senza citare o dare giudizi sulle zone che per scelta non abbiamo proprio frequentato, quindi l'isola di Corfù che potrete leggere altrove sarà magari diversa da quella che vi mostriamo noi. 


Il nord di Corfù

una incredibile varietà di paesaggi

Canal d'Amour

Il primo giorno abbiamo scelto uno dei luoghi simbolo di Corfù! 
Da Kassiopi sono 25 chilometri di strada scorrevole che attraversa tutta la costa nord dell'isola; si giunge alla località di Sidari, un centro turistico non particolarmente interessante, con una serie di locali e negozi lungo la strada, struttura urbana che ricorre spesso nei paesi che si sono sviluppati negli ultimi anni, e si seguono le indicazioni stradali.
Conviene arrivare al mattino presto, per non avere problemi di parcheggio ma soprattutto per anticipare i turisti che affollano e spesso rovinano la magia di questo luogo. Dopo una breve passeggiata tra strutture turistiche si apre lo scenario naturale incredibile delle insenature tra le scogliere di color ocra.
E' possibile scendere nella piccola spiaggia tramite una scaletta oppure, come abbiamo fatto noi, passeggiare lungo le pareti di tufo ammirando il mare aperto da un lato e il canale dall'altro.
Questi fiordi sono una creazione della natura unica! La loro composizione friabile ha reso possibile l'erosione del vento e del mare che ha modellato le rocce dalle forme stratificate, ondulate e sinuose sulle quali si può tranquillamente camminare.
Inutile dire che qui i servizi fotografici sono d'obbligo, conviene godersi il momento, cercare di cogliere la bellezza del luogo, magari fare una nuotata per scoprire le grotte lungo il canale, ma per il relax conviene spostarsi su altre spiagge.
Vi risparmiamo il racconto della leggenda che dà il nome alla spiaggia, ma se siete romantici... una nuotata dovete farla per forza!
Proseguiamo per il villaggio di Peroulades, un piccolo paesino che ha qualche costruzione che risale al periodo della dominazione veneziana, dove si trova il bivio per Logas beach e per Cape Drastis. 

Capo Drastis

Dedichiamo la mattinata alle belle scogliere della cost nord ovest, quindi al bivio svoltiamo per Capo Drastis e proseguiamo in auto per 500 metri; poi conviene continuare a piedi lungo la stradina sterrata che scende verso il mare.
Lungo la passeggiata si ammira lo spettacolare panorama dall'alto dei faraglioni e delle pareti rocciose.
In fondo alla baia alcune barche offrono il giro della costa per chi volesse vedere da un'altra prospettiva queste spettacolari scogliere.
Soddisfatti di questi panorami suggestivi e davvero scenografici, abbiamo deciso di rilassarci un pò ad Arillas, una delle spiagge della costa nord-ovest, comoda per il parcheggio, dove vi è una lunga fila di locali e taverne, una classica spiaggia frequentata da famiglie.

Spiaggia di Arillas

La caratteristica di questo tratto di costa è la presenza di "tufo" che rende così friabili e suggestive le pareti rocciose, e di "argilla" che dà il nome alla spiaggia stessa; il colore giallo ocra della sabbia argillosa è molto particolare. Abbiamo visto molte persone cospargersi il corpo di argilla dopo averla sciolta in acqua. Per questo motivo i teli mare si sporcano parecchio!
La spiaggia è lunga un paio di chilometri, attrezzata ma con ampi spazi liberi. Il tratto finale, superato un piccolo scoglio, è frequentato dai naturisti. Nell'area attrezzata si noleggia l'ombrellone a 2 euro + 4 per ogni lettino, totale 10 euro a coppia.  

Agios Stefanos

Per il pranzo da Arillas ci siamo spostati nella vicina località di Agios Stefanos, sempre a nord proprio sulla punta occidentale.
E' una baia che incornicia una ampia spiaggia di sabbia color oro-giallo ocra; il fondale è basso, il mare è calmo e di un bel colore blu intenso e vi sono alcuni cumuli di alghe depositate a riva.
La spiaggia libera è molto spaziosa, è una zona piuttosto ventilata quindi è frequentata dai surfisti.
Noi abbiamo pranzato nella taverna "Manthos" all'estremità a sinistra della spiaggia, tutta rigorosamente azzurra, che offre gratuitamente gli ombrelloni ai clienti, e ci siamo trovati molto bene. Vi lasciamo qualche scatto della spiaggia preso dalla taverna:
Rimaniamo sempre sulla costa nord-ovest per scoprire una delle spiagge più belle, che qualcuno chiama "Agios Georgios del nord" per distinguerla dalla località nel sud dell'isola: Agios Georgios tou Pagou

Questa località è chiamata così per la vicinanza del villaggio di Pagi, sulla collina. Agios Georgios è una bella spiaggia di sabbia dorata, lunga diversi chilometri, spaziosa e con il fondale di sassi.  E' parzialmente attrezzata, con ombrelloni e lettini a otto euro. La zona di spiaggia libera è comunque tranquilla anche in agosto. Tra le spiagge di sabbia di grandi dimensioni è considerata una delle più belle dell'isola, è ben frequentata, e ci è stata consigliata anche da persone del posto.
Il colore turchese del mare è molto bello, ed il verde che circonda la spiaggia offre una perfetta cornice naturale. 
E' una delle poche spiagge in cui siamo voluti tornare, nonostante ci volessero circa 45 minuti in auto da Kassiopi, perchè la baia di Agios Georgios ci ha conquistati.

Paleokastritsa

In qualsiasi guida o blog dedicato a Corfù nelle "top" da visitare troverete Palaiokastritsa (in greco Παλαιοκαστρίτσα significa "piccolo vecchio castello", e si riferisce alla vicina fortezza di Angelokastro).   Si trova sulla costa nord-ovest ed è una delle zone più famose per la bellezza del tuo territorio, ma per questo anche una delle più frequentate e turistiche.

Per visitare il Monastero di Paleokastritsa siamo partiti da Kassiopi al mattino alle 8 (ci vuole circa un'ora viaggiando tranquilli) per anticipare la folla di turisti e non avere problemi di parcheggio. Arrivati appena sotto il promontorio si può lasciare l'auto (parcheggio a pagamento a 5 euro, o in alternativa parcheggi liberi facendo due passi in più) e proseguire a piedi;  oppure si può raggiungere direttamente il Monastero in auto percorrendo la strada panoramica lunga meno di un chilometro che sale fino in cima, ma se volete un consiglio fate la passeggiata a piedi perchè potrete godervi gli scorci sulle baie della costa verde e frastagliata.

Il Monastero è sulla sommità di un promontorio a picco sulle scogliere.
Il luogo è suggestivo e molto curato; i colori e i profumi del suo giardino sono accoglienti e intorno i panorami sulla costa sono stupendi!
All'interno del Monastero si può visitare il Museo che espone icone, manoscritti, paramenti sacri, libri preziosi, oltre ad una teca che contiene le ossa di una balena.
L'ingresso nella Chiesa è libero, tranne durante la messa perchè i monaci chiudono le  porte; noi non avevamo considerato questa possibilità e siccome la domenica mattina è dedicata alle funzioni religiose non siamo potuti entrare al suo interno, ma abbiamo trascorso una piacevole oretta nel giardino fiorito, in un ambiente rilassante e spirituale.
Prima di visitarlo controllate gli orari di apertura, perchè apre il mattino presto ma all'ora di pranzo chiude un paio d'ore.
Dopo questo momento sentimentale siamo scesi alla scoperta delle penisole che formano questi scorci naturali tra bellissime baie, scogli e la ricca vegetazione mediterranea che arriva fino al mare.
Paleokastritsa è formata da sei baie immerse in un mare di color verde smeraldo, di cui tre raggiungibili facilmente a piedi.
La località è molto turistica, del resto è una delle attrazioni principali dell'isola, ma siamo lontani dalla confusione 
La spiaggia principale è Agios Spyridon; qui potrete visitare l'Acquario proprio alle sue spalle. E' la baia più ampia, in parte attrezzata, molto anzi... troppo affollata, come le altre nei dintorni.
Dal lato opposto del parcheggio si trovano altre due calette: Agios Petros beach e Ambelaki beach,  con il mare che sfuma dal turchese al verde e con paesaggi rocciosi suggestivi, ma davvero "troppo" invase dal turismo di massa.
Una piccola spiaggia meravigliosa con una piattaforma per l'acquasky proprio al centro ci pare veramente insensato!!
Con una passeggiata di circa un chilometro tra casette, ristoranti, scale in pietra, giardini fioriti e panorami a picco sul mare, si raggiungono le altre calette, passando per Alipa Port; qui al porto organizzano i tour in barca per visitare le insenature e le grotte marine.
Per godersi tutta l'area di Paleokastritsa è possibile noleggiare piccole barche, canoe e pedalò o farsi accompagnare dai taxi-boat per raggiungere le calette e le grotte, la vera bellezza del luogo più famoso di Corfù; difficilmente vi troverete su spiagge deserte, dovrete condividere lo spettacolo con altri, ma se siete amanti dello snorkeling vi potrete togliere delle belle soddisfazioni!
Lakones, il balcone su Paleokastritsa

Lakones

Questo tratto di costa molto frastagliato con le insenature che disegnano suggestive geometrie e la sua rigogliosa vegetazione che scende fino alle pendici dei promontori sono paesaggi da vedere assolutamente dall'alto!
Salendo fino al villaggio di Lakones, a soli quattro chilometri, si ha una vista panoramica meravigliosa su tutta l'area di Paleokastritsa.
Il paese è raggiungibile anche da un sentiero pedonale che passa in mezzo agli ulivi.
Consigliamo davvero una passeggiata a Lakones: è il modo migliore per godere la bellezza del paesaggio. Personalmente abbiamo apprezzato di più lo spettacolo del panorama dall'alto, nel suo insieme, piuttosto che goderci le varie spiagge; anche le calette raggiungibili solo via mare, dall'alto apparivano affollate!
Considerate che il versante ovest dell'isola è ideale per il tramonto; può essere una buona idea venirci al calar del sole.
Qui lungo la strada vi sono alcuni bar e taverne; noi abbiamo pranzato con una vista davvero indimenticabile!!
Una volta tanto la cucina greca non ha avuto la priorità perchè lo spettacolo sotto i nostri occhi era straordinario!
Vi lasciamo sotto alcune delle duemila foto che abbiamo fatto:

Angelokastro

Se siete sul versante nord-ovest dell'isola non potete perdervi la fortezza Bizantina di Angelokastro, che in greco significa "Castello dell'Angelo", costruita su uno sperone roccioso di 305 metri a picco sul mare per difendere gli abitanti dagli attacchi dei pirati. 
Arrivati con l'auto alle sue pendici, un cartello avvisa che il castello è chiuso il martedì e che il costo del biglietto è di tre euro, ma la biglietteria non è operativa, quindi l'ingresso è libero ed è aperto anche il martedì!

Si raggiunge la fortezza con una passeggiata in salita di dieci minuti costituita da una scalinata in pietra.
Dalla sommità la stupenda vista panoramica sulle baie e le insenature di Paleokastritsa ripaga della piccola fatica!
Noi abbiamo trovato una giornata un pò grigia e nuvolosa, i colori erano meno vivaci, ma il paesaggio è comunque incredibile, perchè la fortezza costruita con le pareti a strapiombo  su tutti i lati  offre panorami unici.
Noi l'abbiamo visitata di mattina, ma deve essere particolarmente suggestiva anche all'ora del tramonto; tenete conto che l'ingresso chiude alle 18, così abbiamo letto.
Nella pаrtе interna della fortezza с’è un’аcrоpοli, una piccola chiesa dediсаta all’Arcаngеlo Michele, le cisterne е le rоvine di una tοrre.
Godetevi una passeggiata all'interno della cittadella e soprattutto i paesaggi mozzafiato tutto intorno, con il blu intenso del mar Ionio e il verde della vegetazione rigogliosa che circonda tutta la zona:

Makràdes

Per il pranzo ci siamo spostati nell'entroterra, a pochi chilometri da Angelokastro, nel villaggio di Makràdes.   Conviene lasciare l'auto sulla via principale e proseguire a piedi lungo la stretta via lastricata fino alla Chiesa. 
E' un paese tradizionale  con la classica micro-piazzetta con la taverna dalle seggiole in legno; è immerso in una zona verde ricca di uliveti, con vari sentieri e percorsi pedonali.

All'incrocio, all'ingresso del villaggio, alcuni negozi vendono prodotti locali del territorio, vino, olio, marmellate, miele, dolci, oltre ai soliti souvenir; abbiamo trovato interessante un negozio che vende articoli in legno di Corfù realizzati a mano.
Ma ancora più interessante è la Taverna Colombo, che ha una cucina greca tradizionale e prezzi molto economici, e che espone al suo interno una sorta di "museo", una collezione di oggetti e utensili di una volta e un notevole frantoio di oltre 200 anni, che è stato utilizzato fino a 70 anni fa, ma è ancora funzionante e in ottime condizioni (in foto).
In questa taverna a carattere familiare, in una atmosfera semplice e genuina, abbiamo fatto una piacevole sosta tra una escursione e l'altra.

Passiamo ora alla costa nord orientale, rimanendo nei dintorni di Kassiopi, a soli tre chilometri in direzione sud vi è una delle più belle spiagge che abbiamo frequentato a Corfù e in cui siamo tornati più volte: la baia di Avlaki.

Spiaggia di Avlaki

E' una meravigliosa spiaggia di piccoli ciottoli bianchi lunga circa un chilometro; il mare è verde smeraldo perchè riflette i colori della vegetazione che la circonda. Si trova ai confini della riserva naturale, una zona che ci ha sorpreso per la bellezza della sua natura incontaminata. 
E' facilmente raggiungibile in auto ed ha un paio di taverne, vi è una fila di ombrelloni bianchi per chi non vuole rinunciare alla comodità, ma vi è la zona di spiaggia libera ampia e stupenda.
Al mattino l'abbiamo trovata praticamente deserta: silenziosa, meravigliosa, tutta per noi !
Verso mezzogiorno inizia a riempirsi, ma rimane comunque una delle più belle e godibili di tutta l'isola.
All'inizio della spiaggia è possibile noleggiare delle piccole barche.   Ma se proseguite oltre la spiaggia, invece, parte un sentiero pedonale sterrato che porta in meno di dieci minuti ad una baia più piccola e riparata, ancora più tranquilla: una piccola spiaggia immersa nel verde.
Questa spiaggia non ha un nome sulle cartine; Google Maps la chiama "spiaggia ad est di Avlaki".
E' comunque facile da trovare, in pratica è il suo prolungamento, basta seguire il sentiero nel bosco che indica sulle pietre "nude beach", anche se in realtà i pochi frequentatori della spiaggia avevano tutti il costume!!
E' una spiaggia totalmente selvaggia, immersa nella natura rigogliosa, e fa parte della Riserva naturale di Erimitis.
Volendo il sentiero prosegue, ma noi ci siamo sistemati e rilassati qui, e ci siamo goduti questa pace con il sottofondo del suono del mare. Ecco a voi Avlaki e la sua sorella minore (notate che l'unico ombrellino sulla spiaggia era  il nostro...):
Proprio per il giorno di Ferragosto, durante la nostra vacanza in pieno agosto, la nostra meta è stata quella che immaginavamo come  la più paradisiaca tra tutte le spiagge di Corfù, in contrapposizione alle località balneari in genere piuttosto affollate in questo periodo.  Non è indicata sulle guide turistiche, noi avevamo visto un video su You Tube, quindi segnatevi questo nome e cercate Akoli Beach sulla costa nord-est.

Spiaggia di Akoli

Akoli si trova nella Riserva Naturale di Erimitis, un'area naturalistica incontaminata, che molti abitanti di Corfù cercano di preservare dalla speculazione edilizia. Si notano infatti cartelli e scritte sparsi un pò ovunque che riportano l'appello  "Save Erimitis" e noi siamo con loro!
Dalla spiaggia di Avlaki si prosegue con l'auto per poche centinaia di metri e sulla sinistra si continua a piedi; vedrete uno slargo sterrato per lasciare l'auto.
Si percorre un sentiero nella macchia, prevalentemente all'ombra, per venti minuti e si raggiunge la meravigliosa spiaggia di Akoli, una lunga mezzaluna di sassi bianchi, pulita, incantevole e isolata.
Nella riserva naturale di Erimitis vi sono alcune altre baie, tutte selvagge e incontaminate; alle loro spalle vi è un lago e zone d'acqua che però non si incontrano durante il sentiero che porta ad Akoli, anche perchè il bosco è piuttosto fitto.
Sono segnalati diversi percorsi pedonali che collegano il lago e le spiagge della zona, raggiungibili a piedi o via mare; è una zona stupenda per fare escursioni immersi in mezzo alla natura, con sentieri non difficili che raggiungono delle spiagge tranquille e inaspettate.
Akoli  il 15 Agosto è stato il nostro angolo di paradiso semideserto!
I colori del mare con le sfumature dal celeste chiaro al turchese al verde smeraldo, il bianco candido della spiaggia e il verde della vegetazione alle sue spalle la rendono un luogo da sogno.
Il nostro ombrellino proprio al centro della baia, che compare praticamente in tutte le nostre foto... ci pare rovini questo paesaggio idilliaco! 
Akoli, come le altre spiagge della riserva di Erimitis, è principalmente frequentata dai passeggeri delle barche che, secondo noi, dovrebbero restare un pò distanti dalla riva e ancorare le imbarcazioni al largo per rispettare questi luoghi, ma ognuno si comporta come crede...
Per concludere, l'ecosistema di Erimitis è stato sicuramente la nostra scoperta più sorprendente in questa isola così "turistica" e speriamo con tutto il cuore di ritrovarla esattamente così anche tra molti anni.   Vogliamo credere che tutte le persone e le associazioni che stanno lottando per proteggere Erimitis dai piani di edificazione riescano nel loro intento, perchè è possibile conservare questa bellezza facendo comunque accedere i turisti, senza distruggere il territorio.

Spiaggia di Kerasià

Una mattina limpida siamo andati in questa altra bellissima spiaggia sulla costa nord-est: una baia di ciottoli bianchi,  con un mare stupendo! Su alcuni siti troverete Kerasia Beach nella "top ten delle cose da vedere", e ci sarà un motivo!
Kerasia in greco significa "alberi di ciliegio", infatti qui anticamente vi attraccavano le imbarcazioni che portavano le ciliegie da Sinies, all’interno dell’isola, fino alla città di Corfù.
Per raggiungerla basta seguire le indicazioni per Agios Stefanos, un porticciolo a un chilometro e mezzo da Kerasià.
Gli alberi di eucalipto delimitano la strada, lungo la quale si può comodamente lasciare l'auto, una volta arrivati a destinazione.
La spiaggia bianca e pulita è attrezzata per circa metà della sua lunghezza; ombrellone + due lettini a 10 euro, come nella maggior parte delle spiagge che abbiamo visto, ma noi ci siamo sistemati nella parte di spiaggia libera: una meraviglia!!!

Pur essendo pieno agosto, abbiamo trovato un luogo tranquillo e rilassante, frequentato da famiglie e coppie, a noi Kerasià è piaciuta molto! Vi è un piccolo molo per le barche, un negozietto, un bar e una taverna, la cui costruzione in passato era adibita a frantoio; a pranzo abbiamo tentato di mangiare nella taverna, ma era strapiena, quindi se passate da qui prenotate al mattino all'arrivo in spiaggia!
Ma il motivo per cui è considerata una tra le più belle di tutta Corfù è il contrasto dei suoi colori: il mare con tutte le sfumature possibili, i ciottoli bianchi e la verde vegetazione che la abbraccia. Sembra un incantevole dipinto e se riuscite ad andarci al mattino è ancora più bella e tranquilla.
Il porticciolo di Agios Stefanos Sinion

Agios Stefanos Sinion

In questo villaggio sulla punta nord-est ci siamo arrivati all'ora di pranzo dopo la meravigliosa spiaggia di Kerasia. Per distinguerlo dalla località di S. Stefano sulla costa occidentale, di cui abbiamo parlato prima, è chiamato "Sinion" perchè è vicino a Sinies.
E' un golfo con un porto naturale adatto a piccole imbarcazioni. 
Vi sono alcune taverne e diversi moli dove vanno e vengono continuamente piccole barche che attraccano per mangiare nei locali. Su un lato vi è un angolo dove è possibile rilassarsi su una sdraio all'ombra degli alberi di eucalipto, con una piccola spiaggia di ciottoli. E' un luogo tranquillo, meta per chi ama il relax.

Rimaniamo sempre a nord, nella sua parte centrale, per scoprire l'entroterra, in una atmosfera sospesa di piccoli paesini, l’ambiente ideale per lo sviluppo di leggende e tradizioni popolari e ci dirigiamo verso Nymfes a circa 8 chilometri da Roda.

Il villaggio di Nymfes

E' uno dei più grandi villaggi dell'entroterra settentrionale, immerso nel verde, dove regna solo la tranquillità. Sebbene sia un paesino tradizionale, ha diversi motivi più che validi per essere visitato. Innanzi tutto la Chiesa di Estavromènos, proprio all'inizio del paese, veramente unica per la sua struttura costruita su una pianta esagonale (in foto); abbiamo letto che la sua forma potrebbe  derivare da un tempio buddhista, quindi qualche marinaio proveniente dall'Oriente probabilmente  introdusse sull'isola questa idea per progettare la Chiesa.
Dalla Chiesa si percorre in auto tutta la via fino a raggiungere la piazza di Nymfes. Da qui una strada di circa un chilometro conduce, in mezzo ad una vallata verdissima ricca di vegetazione e di meravigliose felci, ad una cascata, che però in pieno agosto abbiamo trovato comprensibilmente asciutta;  l'acqua dovrebbe cadere da un'altezza di oltre dieci metri all'interno di un burrone.
Noi comunque almeno in foto l'abbiamo vista nel suo contesto, perchè nella piazza del paese vi sono immagini enormi che ritraggono la cascata e i dintorni; la seconda foto sotto, infatti, l'abbiamo scattata in paese... e non nel bosco!
Ad ogni modo è un'area che regala fresche e piacevoli passeggiate anche in piena estate.
Il nome stesso Nymfes deriva dalle "ninfe", le creature della natura che, secondo la mitologia greca, facevano il bagno nei ruscelli e nelle cascate di questi boschi di ulivi, querce, cipressi e platani secolari, che ancora oggi sono una ricchezza per l'isola.
La tappa immediatamente successiva è stata la bella e appartata spiaggia di Gialiskari, non distante da Nymfes.
Abbiamo raggiunto Agios Spyridon (o Agios Spiridonas, da non confondere con la spiaggia principale di Paleokastritsa) e superato un ponticello che oltrepassa un fiumiciattolo che fa sfociare l'adiacente lago in mare, e infine abbiamo proseguito per 300 metri. 

Spiaggia di Gialiskari

Segnatevi questa spiaggia perché non la troverete su tutte le mappe: è tranquilla e semi-deserta in pieno agosto!
Gialiskari è una caletta di sabbia e ghiaia circondata da scogli levigati dal vento, assolutamente selvaggia.
Il mare è di colore azzurro chiaro, quasi trasparente; a riva vi è una lastra di roccia che rende il paesaggio ancora più caratteristico.
Dal ponticello è raggiungibile sia a piedi sia in auto, ed è frequentata da chi ama la pace e la natura.
Dopo il relax siamo tornati indietro per esplorare la zona e per fare pranzo, visto che sulla strada ci sono alcuni bar e ristoranti.
Agios Spyridon e lago di Antiniòtis

La località  di Agios Spyridon  prende il nome dalla chiesetta che si trova lungo la strada;  la sua spiaggia è di sabbia ed è attrezzata,  il fondale è basso, quindi molto frequentata da famiglie con bambini. 

Il paesaggio intorno è un pò diverso rispetto agli altri tratti di costa che abbiamo visto nel nord di Corfù perchè dietro la spiaggia c'è il lago di Antiniotis, (su alcune cartine indicato come lago Antiniotissa,) una laguna che fa parte del progetto Natura 2000, Riserva naturale che tutela e monitora questo ecosistema che ha tante specie di uccelli migratori, tartarughe, fiori selvatici e una ricca vegetazione di canneti e di piante acquatiche.   Durante una passeggiata nei dintorni del ponticello che separa il lago dal mare ci siamo divertiti a osservare i tantissimi pesci nel lago!
Se volete variare le vostre giornate, qui si possono fare passeggiate a piedi e in bici in mezzo alla natura.

Nelle foto sotto i ricordi della nostra giornata ad Agios Spyridon: una veduta del lago e il fantastico mare di Gialiskari!

Acharavi e Roda

Lungo la costa nord di Corfù queste due località sul mare sono una soluzione per chi predilige la spiaggia comoda, facile da raggiungere, con tutti i servizi, con una atmosfera tranquilla, anche economica, adatta alle famiglie. 
La spiaggia di sabbia e sassolini è lunga circa sei chilometri, le aree attrezzate si alternano con la spiaggia libera; ombrellone e lettini sono generalmente gratuiti perchè gestiti dai bar e ristoranti, ma li abbiamo visti a cinque euro, se proprio volete pagare a tutti i costi! 
Tra le due località, per un eventuale soggiorno tranquillo di qualche giorno, consiglieremmo Roda, perchè Acharavi si è sviluppato solo lungo la strada, mentre il paese di Roda ha un piccolo centro lungo il mare.

Acharavi è una località piuttosto moderna; il paese ha vari servizi e strutture turistiche costruite lungo la strada principale.
Qui ci siamo sistemati sui lettini della taverna "Nereidi", che li offre gratuitamente con una semplice consumazione, come molti bar e taverne.

La spiaggia adiacente di Roda è il suo prolungamento; il lungo arenile sabbioso ha le stesse caratteristiche, non ha scorci indimenticabili, ma il paese ha un piccolo centro e un lungomare.   Il fondale di sabbia è basso, ideale per i bambini, a riva ogni tanto c'è qualche alga, ma non dà fastidio vista la lunghezza chilometrica della spiaggia.
Roda non ha magari il fascino di altre zone più pittoresche, ma può essere una valida soluzione per chi cerca una zona tranquilla, comoda ed economica, sia per gli alloggi sia per la spiaggia. Abbiamo notato che è particolarmente frequentata da coppie e famiglie inglesi.

Spiaggia di Syki

Sempre sulla costa settentrionale, a due chilometri e mezzo da Kassiopi, abbiamo fatto una piccola sosta sulla spiaggia di Syki.

E' una minuscola baia di ciottoli che si trova in corrispondenza della Taverna Syki, sulla strada principale, dove si può lasciare l'auto.
Vi è una fila di ombrelloni che occupa la spiaggia, che al mattino è parzialmente all'ombra, ed è immersa nel verde della fitta vegetazione.
I colori del mare vanno dal verde al turchese.
Può rappresentare una opzione in più per cambiare spiaggia nei dintorni di Kassiopi.
Kalamaki Beach

Spiaggia di Kalamaki

Rimanendo sulla costa nord, esattamente tra Acharavi e Kassiopi, vi è questa lunga spiaggia di sabbia molto ampia.
Noi ci siamo arrivati per l'ora di  pranzo, quindi abbiamo provato la buona cucina della omonima taverna, proprio sulla spiaggia.
E' raggiungibile in auto, con comodo parcheggio, ma vi segnaliamo che per scendere dovete fare una rampa piuttosto ripida. E' attrezzata, ma con vaste zone di spiaggia libera.
Il fondale sabbioso e basso, che degrada molto dolcemente, è particolarmente adatto ai bambini. Per quanto frequentata da molte famiglie, non pare troppo affollata date le sue  dimensioni ampie.

Villaggio di Palia Perithia

L'entroterra di Corfù è ricco di antichi villaggi, spesso immersi tra colline verdi e rigogliose.  
Uno dei più interessanti si trova a nord, alle pendici del Monte Pantokrator, a 420 metri di altitudine.  Il Pantokrator è la vetta più alta di Corfù con i suoi oltre 900 metri, ed è una zona adatta al trekking, anche se si può arrivare in cima comodamente in auto.
Palia Perithia si raggiunge tramite una strada asfaltata a tratti panoramica.
L'antico villaggio fu costruito durante il periodo Veneziano nel XIV secolo tra le colline in una vallata verde.  Negli ultimi decenni, soprattutto negli anni '60, gli abitanti si trasferirono nel paese più in basso ma non abbandonarono questo insediamento che ha diverse abitazioni in pietra e alcune chiese molto interessanti.

A partire dal 2010 sono stati ristrutturati alcuni edifici che ospitano una deliziosa casa per le vacanze e sono state aperte alcune taverne sotto i pergolati tra le stradine in pietra. 
Vi è anche un negozietto di produttori di miele da generazioni, la famiglia Siriotis, dove vendono i loro prodotti e altri articoli di Corfù; noi ci siamo portati a casa i nostri souvenir preferiti: il loro miele di timo e la fantastica marmellata di kumquat, le arance nane tipiche dell'isola!  
Il villaggio è un vero e proprio sito storico , conservato in buone condizioni nel pieno rispetto della sua antica storia.
Questo paese del XIV secolo, disabitato ma vivo e affascinante, è il più antico dell'isola e non dà assolutamente l'idea di essere abbandonato. Gli abitanti hanno trovato il modo di renderlo ospitale gestendo bar e taverne, ed i visitatori si trovano in una atmosfera accogliente, immersi in un paesino d'altri tempi.
In inverno Palia Perithia viene raggiunto solo per lavori di manutenzione, ma in estate le sue stradine dalla pavimentazione originaria in pietra sono percorse da numerosi turisti.
Leggendo che è disabitato da molti anni, non ci saremmo mai aspettati di trovare un luogo così vivo e ben tenuto, un villaggio che racconta tutta la sua storia!
Kassiopi
Prima di passare alla città di Kerkyra e alla parte centrale dell'isola, vi raccontiamo il nostro soggiorno di dieci giorni nella pittoresca Kassiopi, che abbiamo scelto dopo aver letto e "studiato" le caratteristiche e le frequentazioni delle località costiere di Corfù.

Questo villaggio di pescatori convertito al turismo si è ampliato mantenendo un buon equilibrio con la meravigliosa natura che lo circonda. Le costruzioni sono ben integrate nel paesaggio, al contrario di altri paesi, e sui promontori che lo abbracciano si scorgono eleganti ville in mezzo al verde.
E' una località vivace, con tanti ristoranti e qualche negozio dove fare shopping, ma frequentato da chi ama la tranquillità!
E' una ottima soluzione per soggiornare qualche giorno ed esplorare la parte settentrionale di Corfù, godendosi una piacevole atmosfera la sera.
Se invece cercate vita mondana notturna andate altrove, perchè a Kassiopi non troverete discoteche, che abbondano invece in altre località!
L'area intorno al porto è ben tenuta, i giardini fioriti abbelliscono la zona; di mattina le barche delle escursioni aspettano i loro clienti. 

Abbiamo visitato la Panagìa Kassiòpitra (la Chiesa della Vergine Maria di Kassiopi) il 14 agosto, durante i preparativi per la festività di Ferragosto in onore della "Madonna di Kassiopi"; l'ingresso è dalla via principale e la Chiesa è sempre aperta, sia di giorno sia di sera, ma al suo interno non è permesso fare fotografie.
Nella Chiesa, costruita sulle fondamenta di precedenti luoghi di culto pagano, vi è l'icona della Vergine Maria a cui molti abitanti di Corfù sono devoti e che è considerata la protettrice dei marinai, che la pregavano quando attraversavano lo stretto di Kassiopi.
Durante il periodo Veneziano è stata ricostruita nella forma di una Chiesa Cattolica, come è rimasta fino ad oggi; al suo interno vi sono molti affreschi e icone sia bizantine che cattoliche. Qui sotto potete vedere le immagini degli esterni della Chiesa.

Se siete a Corfù a metà Agosto non vi perdete la festa che si tiene la sera del 15 al porto con musica e balli tradizionali; il "festival", come lo chiamano i corfioti, richiama un mare di persone che si ritrovano per mangiare souvlaki di agnello cotti sugli spiedi direttamente in strada e ballare fino a tardi.
Di fronte all'ingresso della Chiesa parte una stradina che diventa poi un sentiero che conduce a ciò che rimane del Kastro, il Castello Veneziano costruito nel 1386 e attualmente in ristrutturazione con i fondi dell'Unione Europea. Di fatto sono visibili solo le mura, al loro interno ci sono alberi di ulivi e prato incolto.
Dal porto l'antica fortezza veneziana attira lo sguardo e crea tante aspettative, che poi vengono un pò disattese avvicinandosi al sito, che purtroppo non è molto curato.  Il resto di Kassiopi, al contrario, è molto ben tenuto!

Spiagge nei dintorni di Kassiopi

Kassiopi ha il vantaggio di avere ben quattro spiagge negli immediati dintorni ad una distanza massima di 500 metri.

La cosiddetta "Main Beach",  che si chiama Kalamiònas,  è proprio la spiaggia del paese e quindi è molto comoda , ma sicuramente non la più caratteristica nè indimenticabile.
E' una striscia di sabbia e ghiaia, in parte attrezzata, con un bel  mare trasparente. Si trova di fianco alla rinomata Taverna Iannis, consigliata se volete organizzare una cena elegante con vista mare.
Anche se i tramonti più spettacolari di Corfù sono sul versante occidentale, anche Kassiopi offre scenari che al calar del sole si accendono di colori pastello!  Ed il tramonto più romantico lo abbiamo ammirato proprio alla spiaggia di Kalamionas!
Dal porto parte una strada panoramica che conduce, una dopo l'altra, alla spiaggia di Bataria, poi a Kanoni ed infine a Pipitos Beach.
E' una passeggiata assolutamente imperdibile!
La spiaggia di Bataria è a cinque minuti dal paese e si raggiunge tramite un breve sentiero; è una piccola caletta di roccia per pochi intimi, con un mare davvero super trasparente!
Kanoni Beach è una spiaggia interamente attrezzata (prezzi 2022: due euro l'ombrellone + 4 euro per ogni lettino); alcuni lettini sono posizionati in mezzo al verde della pineta. La baia è molto affollata, mentre la parte degli scogli è tranquilla.
In mare la densità dei bagnanti è simile ad una piscina durante un corso di nuoto; i colori sono meravigliosi, ma c'è un pò troppa  confusione per i nostri gusti... 

Lo scenario delle calette è straordinario: gli scogli levigati dal vento, il mare che riflette i colori della vegetazione della costa;  a lato di Kanoni vi è una piccola insenatura tra le rocce che ha creato una minuscola spiaggetta di sabbia, uno dei nostri angoli preferiti a cui abbiamo dedicato mille foto e video, ammaliati dallo sciabordio delle onde che si infrangono sulla roccia!! 
Noi ci siamo sempre goduti questa parte di Kanoni sugli scogli: il movimento leggero delle onde trasmette una quiete così rilassante e sembra di essere lontanissimi dalla spiaggia  affollata!  Noi abbiamo  ribattezzato  il nostro angolo preferito "il canalino d'amour" e siamo sicuri che le immagini che abbiamo immortalato durante i nostri momenti di relax ci serviranno durante gli inverni lontani dal mare.

La terza spiaggia che si incontra, cento metri dopo Kanoni,  è Pipitos Beach, una lunga e stretta baia totalmente attrezzata con una fila di ombrelloni blu ed il mare color verde smeraldo.
Proseguendo ancora oltre, la strada supera il promontorio e si ricongiunge alla "Main Beach", collegando così tutte le spiagge intorno a Kassiopi.
Questa strada che abbraccia tutto il promontorio è davvero una stupenda passeggiata panoramica; noi l'abbiamo percorsa in entrambe le direzioni, gli scorci e le prospettive cambiano ad ogni curva.
Il percorso dura una mezz'ora davvero piacevole tra le soste fotografiche, i paesaggi e le ville nascoste dietro alte cancellate.

Dove mangiare a Kassiopi

Innanzi tutto vi mostriamo nella foto questo angolo delizioso di Kassiopi: è il ristorante "Casiopia", una taverna greca  molto carina che si trova alla rotonda del porto; qui abbiamo mangiato bene, ricordiamo un bifteki ripieno eccezionale e ci hanno offerto il dolce. Forse è un pò più caro di altri a Kassiopi, ma cucina e servizio sono da provare!
Sul lungoporto vi consigliamo la taverna greca "Tavernaki", con la terrazza vista mare; è piuttosto rinomata e sempre piena, noi siamo riusciti a cenare qui al terzo tentativo, quindi prenotate!
Sempre alla rotonda del porto ci siamo trovati bene nella Taverna Petrino, che ha una cucina varia e prezzi onestissimi; qui ci hanno sempre offerto qualcosa, dalla classica anguria al  buonissimo liquore di kumquat.
Ultimo speciale consiglio per voi, che ci è stato suggerito dalla nostra host: la Fish Taverna Imerolià a circa un chilometro dal centro di Kassiopi a Imerolià Beach, famosa per il pesce fresco, con una vista unica sulla spiaggia di Kalamiònas. Noi abbiamo mangiato il "bourdeto", specialità di Corfù, e un polpo stufato con le cipolline che rimarrà nella storia culinaria dei nostri ricordi in Grecia!


Kérkyra, il capoluogo di Corfù:
il fascino della città medievale 


Per la seconda parte della vacanza ci siamo trasferiti a Corfù Town, a circa un'ora di auto da Kassiopi.
Arrivati in città abbiamo parcheggiato proprio nella "Spianada" che avrebbe dovuto essere a pagamento, in base a quanto avevamo letto, ma che invece era a ingresso libero, anche se non è stato semplice trovare posto.
Il nostro appartamento "Liston Inn Suites" in pieno centro, a pochi metri da Via Capodistria, prenotato su Booking alcuni mesi prima, era accogliente ed elegante, davvero consigliabile! Un piccolo suggerimento: quando prenotate in città, considerate che i palazzi storici del centro non hanno l'ascensore, quindi, se ritenete importante questo aspetto, verificate a quale piano si trova il locale.

Kerkyra, come la chiamano i Greci, è una delle più importanti città medievali della Grecia e dal 2007 il suo centro storico fa parte del Patrimonio mondiale Unesco.
Il suo fascino deriva dalla mescolanza di culture diverse: l'antica arte Bizantina, l'eredità evidente Veneziana, le architetture Inglesi e Francesi l'hanno plasmata fin come la vediamo oggi, signorile e dall'atmosfera vivace.

La Chiesa più importante del capoluogo è la Chiesa Agios  Spyridon,  dedicata a San Spiridione, il Santo patrono dell'isola che si dice abbia salvato l'isola greca di Corfù dagli attacchi ottomani, dalla peste e dalla carestia; i suoi resti sono conservati all'interno della chiesa.

La Cattedrale si trova nel cuore della città, facilmente riconoscibile per il suo caratteristico campanile con la cupola rossa, classico esempio di architettura veneziana in città. All'interno non si possono fare foto, ma dovete fidarvi: il soffitto a cassettoni con le cornici in legno dorato è meraviglioso, come gli affreschi e le icone.
La Chiesa è costantemente meta di pellegrinaggi; abbiamo visto molti fedeli mettersi ordinatamente in fila per accendere una candela, pregare e baciare le spoglie del santo, anche se nei giorni in cui viene festeggiato ci sarà sicuramente più gente. E' curioso  il fatto che le celebrazioni per Agios Spiridonas si ripetano quattro volte all'anno, per ricordare i quattro miracoli che fece per salvare Corfù: l'11 agosto, la prima domenica di novembre, la domenica delle Palme e il Sabato Santo, secondo le date della Chiesa Ortodossa.
Se vi capita di trovarvi a Kerkyra durante le feste patronali, sarete coinvolti in una bella atmosfera con musica, balli tradizionali, la processione per le vie accompagnata dalle bande.

Un'altra bellissima chiesa che abbiamo visitato durante il nostro girovagare nel centro storico, è la Chiesa dei SS. Stefano e Basilio che vedete qui in foto (dove è permesso fare le foto, al contrario di altri luoghi di culto della città). 

Il centro storico

La città vecchia è incorniciata dalle due Fortezze ed è un vero labirinto di strette stradine, con romantiche piazzette veneziane, portici color pastello, pozzi in pietra, e poi le sue meravigliose cascate di fiori!
Il fascino e l'atmosfera di Corfù vecchia sono rimasti intatti, e percorrere le sue vivaci strade lastricate e le sue scale in pietra è sempre interessante per gli scorci suggestivi, ma anche per lo shopping tra mille negozi.
Uno dei luoghi simbolo del centro città è la Spianada, una enorme piazza che include giardini, parcheggi, dehors e qualche monumento, che ha una curiosa storia: nel periodo Veneziano i palazzi che occupavano questa area furono abbattuti per permettere una migliore difesa militare contro i nemici.
Parte proprio da qui un altro luogo caratteristico di Kerkyra: il Liston, una bella via pedonale lastricata, con il suo imponente porticato pieno di bar e ristoranti; è il fulcro della vita sociale cittadina. Fu costruito durante il periodo di dominazione Francese tra il 1807 e il 1814, e si ispira alla via parigina rue de Rivoli; e fu ultimato nel periodo Britannico dopo il 1815.

La "nostra" Kerkyra preferita è stata quella delle vie meno turistiche, meno commerciali, all'interno del quartiere Campiello, il più antico della città, con i suoi vicoletti stretti e i cortili fioriti.
Qui abbiamo girovagato scoprendo gli scorci più autentici, gli angoli ancora più suggestivi, le donne che tornano dal mercato, le scalette in pietra consumate dal tempo, qualche chiesetta nascosta.
Kremasti Square, antico quartiere Campiello

Meravigliosa è "Kremasti Square", che vedete in foto, la pittoresca piazza Veneziana con i suoi palazzi in tinte pastello e l'antico pozzo al centro, con un trionfo di fiori che decorano il famoso ristorante "Venetian Well", che significa proprio "pozzo Veneziano".
Questa cisterna del 1699 con le stupende decorazioni scolpite in rilievo, fu donata dalla famiglia nobile di Antonios Kokkinis.
In diverse piazze di Corfù città si possono vedere antichi pozzi, perchè servivano per la fornitura dell'acqua prima della costruzione dell'acquedotto.
Sull'altro lato vi è la Chiesa della Vergine Maria Kremasti, la Panagia Kremasti, che dà il nome alla piazzetta; sono caratteristiche le lampade a olio all'esterno della chiesa.


Una mattina durante il nostro soggiorno a Kerkyra abbiamo fatto un giro nel mercato all'aperto che si trova i piedi della Fortezza Nuova, appena fuori dal centro storico. Finalmente abbiamo incontrato qualche corfiota, qualche signora del posto, che in mezzo al milione di turisti che popolano la città nel mese di agosto quasi non si notano.
I banchi del mercato vendono pesce, a prezzi non propriamente economici, frutta e verdura, aromi, prodotti locali come miele e olive. 
Tra le bancarelle vi sono alcuni bar frequentati dai greci, un angolo meno "invaso" rispetto ai quartieri del centro.

Se volete visitare i siti storici di Kèrkyra, vi è la possibilità di fare un biglietto "combinato" a 15 euro che include: la Fortezza Vecchia, il Museo Archeologico, il Museo di Arte Asiatica, Paleopoli, il Museo Antivouniotissa ed il Museo di Mon Repos.
La Fortezza Vecchia
Noi abbiamo iniziato la visita del capoluogo da questo luogo storico; l'ingresso è proprio nella Spianada, in pieno centro, attraversando l'unico ponte che oltrepassa il fossato difensivo.
Nel periodo estivo è aperta dalle 8 alle 20; il biglietto costa 6 euro, e li vale tutti!
Vi consigliamo di visitarla prima delle 11, per non arrivare insieme ai pullman delle crociere e dei tour organizzati. Noi l'abbiamo esplorata in assoluta tranquillità.

La Fortezza Vecchia è un castello costruito dai Veneziani nel XIV secolo su un promontorio, ma diversi edifici al suo interno risalgono al periodo di dominazione Britannica.
E' un complesso sito archeologico che include una vasta zona da esplorare, il Faro che si può raggiungere con una breve passeggiata, la Chiesa di San Giorgio, che ospitava una mostra dedicata ai profughi che nel 1922 furono accolti proprio in questo luogo, e la Basilica, che espone varie opere, icone e reperti dell'antica Paleopoli, l'antica città di Corfù.
All'interno delle imponenti mura della Fortezza si trovano anche uffici pubblici, dipartimenti Universitari,  il "Sailing Club" ed un bar per i visitatori.

La Chiesa di San Giorgio, così maestosa, non è un tempio antico ma un edificio costruito dagli Inglesi nel 1840 in stile dorico, inizialmente di rito Anglicano e successivamente convertita.
Abbiamo letto che qui si celebra solo una volta all'anno, il giorno dedicato a San Giorgio.
L'area davanti alla Chiesa, di fronte al suo bel colonnato, in estate viene utilizzata per eventi musicali ed è molto suggestiva.
Salendo sul promontorio, il panorama su tutta la città è davvero spettacolare; la Fortezza Nuova, proprio di fronte, sembra vicinissima!
Il Palazzo Reale
Su un lato della grande Spianada trovate il Palazzo di San Michele e San Giorgio, conosciuto anche come Palazzo Reale.
E' aperto dalle 8 alle 18,30 tutti i giorni tranne il lunedì, ed il biglietto costa sei euro; i suoi piccoli giardini interni invece sono ad ingresso libero.
Costruito durante il periodo di dominazione Inglese negli anni 1819-1823, divenne poi residenza estiva dei Reali Greci.
Il suo nome deriva dal fatto che fu sede dell'Ordine dei Cavalieri di San Giorgio e San Michele.
Il Palazzo fu costruito con la pietra calcarea maltese; il suo colore infatti ricorda molto le abitazioni di Malta. La sua architettura è caratterizzata da un bellissimo colonnato dorico e da bassorilievi che raffigurano le sette isole Ionie.

Il Museo di Arte Asiatica

Il Palazzo Reale oggi ospita la Pinacoteca, la Sovrintendenza alle Antichità classiche e il Museo di Arte Asiatica, che vi consigliamo di visitare!
Lo sapevamo che ci sarebbe piaciuto, e ci tenevamo a visitarlo!
Il Museo è ospitato nelle sale di questa bella Residenza ed è disposto su due piani.
L'allestimento è strutturato per aree geografiche dell'Oriente, è veramente ricco di opere provenienti da diverse collezioni private.
E' stato doppiamente interessante visitare questo elegante palazzo con i suoi splendidi saloni, gli arredi e i soffitti affrescati, e contemporaneamente ammirare la collezione di Arte Asiatica che spazia dalla Cina, al Giappone, alla Corea, al Pakistan fino all'India.
In questo collage di foto abbiamo cercato di inserire alcune opere che ci hanno colpito, ma il Museo è da vedere di persona!

Il Museo Archeologico

Con la ristrutturazione del 2016 è stato concepito come un Museo moderno, ampio e luminoso.
E' aperto tutti i giorni tranne il martedì dalle 8,30 alle 15,30; il biglietto d'ingresso costa sei euro e vale assolutamente una visita se avete almeno un'ora da dedicargli.
E' allestito su due piani e ospita rilievi, vasi, figurine, gioielli, anfore, monete e statue, davvero una collezione molto interessante!
Un elemento molto importante è il "Leone di Menecrate", una statua funeraria di leone in pietra del VII secolo a.C., un vero tesoro della Grecia antica.

Ma il vero gioiello del museo è la Gorgone Medusa che è veramente sorprendente e imponente!
Siamo rimasti ad osservarla per diversi minuti: è emozionante e contemporaneamente inquietante.
La Gorgone del 585 a.C. che adornava il Tempio dorico di Artemide,  costituisce il frontone di pietra più antico ritrovato.
Questo splendido frontone raffigura una Gorgona alata affiancata da due pantere e dai figli Pegaso e Crisaore.
Secondo il mito le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque incrociasse il loro sguardo e per questo motivo fu scolpita sopra il Tempio, probabilmente per tenere lontani i nemici.
Monastero di Vlacherna
Il vero simbolo di Corfù, che si vede su tutte le cartoline e i depliant, si trova di fronte alla penisola di Kanoni, in zona aeroporto, su un piccolo isolotto roccioso unito alla terraferma da un molo.

Noi abbiamo pranzato nella taverna proprio all'inizio del pontile, e ci siamo goduti lo spettacolo curioso degli aerei che sorvolano il Monastero a pochi metri di altezza; la taverna in alto, invece, ha una terrazza da cui si può ammirare il panorama su tutta la costa di fronte e le due piccole isole: Vlachérna e la verdissima Pontikonìssi.
Nel Monastero di Vlacherna del XVIII secolo, dedicato alla Vergine Maria di Vlacherna, vi è una piccola chiesa, sempre molto affollata di turisti, e un negozietto di souvenir. Nel suo insieme è un luogo caratteristico da visitare, ma tutto il contesto non ci ha fatto percepire l'aspetto spirituale del luogo.

Achìllion

Nei dintorni di Kerkyra una tappa imperdibile è questa bella dimora conosciuta come la "Residenza della Principessa Sissi".
L'Achilleion è a soli otto chilometri dalla città ed è ben collegata anche dai bus. Purtroppo nel periodo in cui l'abbiamo visitata noi, agosto 2022, tutto il palazzo e alcune statue all'esterno erano in ristrutturazione, e vi erano collocate diverse impalcature, quindi era visitabile solo il giardino. Per questo motivo il biglietto è stato ridotto da 7 a 5 euro.
I giardini sono ben tenuti e valgono comunque una visita, ma naturalmente è stato un peccato non aver potuto esplorare gli interni del palazzo con i suoi arredi, gli affreschi, le statue e le opere dedicate all'eroe greco Achille.

Corfù fu uno dei luoghi preferiti dell'Imperatrice Elisabetta d'Austria, dove si trasferiva dalla corte di Vienna per le sue vacanze. L'Imperatrice amava la cultura greca e la mitologia della Grecia antica, ma soprattutto l'isola di Corfù.
Bellissima è la statua che Elisabetta d'Austria fece collocare nel giardino, che raffigura il suo eroe preferito Achille nel momento della sua morte, quando cerca di togliersi la lancia dal suo tallone, unico punto vulnerabile del suo corpo.
La grande e maestosa statua di Achille "trionfante" che guarda verso la città invece è stata eretta dal proprietario successivo, l'Imperatore  tedesco Guglielmo II; è alta più di dieci metri, ma non è sicuramente espressiva come l'Achille "morente".
Passeggiando dalla terrazza fino alla fine del giardino il panorama sulla città è molto bello; una graziosa dama nelle vesti della "principessa Sissi" passeggia nel giardino e sorride ai visitatori.
Per quanto sia una delle mete turistiche più frequentate di Corfù, se si riesce a visitare al mattino presto, prima dell'arrivo dei pullman pieni di turisti, offre un'atmosfera rilassante e piacevole.

Mon Repos

Un'altra piccola escursione nei paraggi della città è la villa di Mon Repos, che noi abbiamo raggiunto in autobus partendo dalla Spianada con la linea 2 che va a Canoni; il biglietto di 1,70 euro si può fare a bordo con una piccola maggiorazione (anche perchè il chiosco non vendeva i biglietti!)
Arrivati davanti all'ingresso ci siamo fermati qualche minuto al sito archeologico di Paleopoli, dove c'è una basilica del V secolo a cui appartenevano i mosaici che in parte si possono vedere visitando la Fortezza Vecchia.
L'ingresso al Parco di Mon Repos è libero ed è aperto dalle 8 alle 21. E' un ampio e antico polmone verde con alberi ad alto fusto; è attraversato da stradine sterrate e sentieri frequentati da molti praticanti di sport: c'è chi corre, chi cammina e chi pedala!
E' rilassante passeggiare immersi in questo bosco rigoglioso; dovrebbe essere più valorizzato anche per la presenza di alcune costruzioni antiche che sono indicate sulla mappa all'ingresso.

L'edificio più importante è naturalmente il Palazzo dove nacque nel 1921  il principe Filippo di Edimburgo, marito della regina Elisabetta, che ospita il Museo archeologico di Paleopoli; se volete visitarlo il biglietto costa 4 euro, ma noi abbiamo preferito esplorare il territorio. 
Se si prosegue a sinistra, appena superata la villa, si arriva alla piccola spiaggia di Mon Repos con il suo molo; è piacevole arrivarci dalla pineta e fare una sosta approfittando dei tavolini di legno sotto gli alberi.
Se invece si prende la stradina a destra si può fare una sana camminata nel bosco.
Può essere una alternativa alle giornate in spiaggia, ma se fosse più curato sarebbe un luogo ancora più affascinante.


Il centro e il sud di Corfù


Il primo luogo che abbiamo visitato nella parte centrale dell'isola è un bel paese nell'entroterra, a dodici chilometri da Kérkyra, sul versante occidentale, dall'atmosfera semplice e autentica:
Pèlekas
E' un villaggio tradizionale da visitare con calma, che si è sviluppato lungo la strada, con diverse taverne e bar che invogliano a fare una sosta; vale la pena scoprire Pelekas passeggiando tra le sue strette stradine, le scalette che si inerpicano tra abitazioni e case diroccate e le sue chiese. Nei dintorni si possono fare passeggiate nei boschi, escursioni immersi tra gli ulivi, pur essendo vicini alle spiagge.
Rispetto ad altri paesi collinari, Pelekas attrae sicuramente più turisti perchè appena poche curve dopo le sue ultime case, vi è una delle principali attrazioni dell'isola: il famoso "Trono del Kaiser", dove l'Imperatore tedesco Guglielmo II amava ammirare il tramonto da questo punto panoramico spettacolare.
A questo belvedere si accede liberamente, il parcheggio è ampio e c'è una taverna con una meravigliosa terrazza con vista sulla vallata.  Se cercate tramonti unici e un panorama con la natura rigogliosa di Corfù, non vi perdete quindi Pelekas!

Spiaggia di Issos

Andando verso sud e percorrendo la strada centrale, si passa per un altro villaggio dell'entroterra corfiota: Agios Mattheos, piuttosto lontano dalle frequentazioni turistiche di massa, ma ben fornito di bar e taverne, meta di chi cerca la tranquillità, con un centro storico caratteristico.
La spiaggia di Issos è una meraviglia della natura! E' una distesa di sabbia che si estende per chilometri, con le dune che la separano dal Lago di Korission, che però lungo la strada percorsa in auto non si vede mai.

All'inizio  della  spiaggia  c'è  un  beach bar  e  gli  ombrelloni  si 

possono noleggiare a otto euro. Noi abbiamo trovato una giornata limpida, calda e molto ventosa; è impossibile stendere i teli o piantare il proprio ombrellone, quindi a Issos abbiamo speso i nostri primi otto euro a Corfù per la spiaggia,  ma il vento dopo qualche ora diventa fastidioso.
Andando verso la parte non attrezzata, la più bella e suggestiva, trovate un centro con la scuola di surf, che sfrutta la ventilazione tipica di questa zona.
Issos è una spiaggia libera chilometrica e selvaggia con le dune di sabbia, è il paradiso per chi ama questo contesto naturale. 
Il fondale sabbioso degrada lentamente, in mare c'è qualche increspatura, allontanandosi dalla zona più frequentata si gode di una pace assoluta! Considerate che questa foto l'abbiamo scattata il 21 agosto verso mezzogiorno!!
A Corfù in alta stagione si possono trovare litorali così, deserti e incontaminati.
Per vedere il lago di Korission occorre raggiungere a piedi la punta della spiaggia, dove la striscia di sabbia che separa il mare dal lago diventa sempre più sottile.
Solo una nota, ovviamente personale: i gonfiabili posizionati proprio di fronte all'accesso della spiaggia rovinano questo paesaggio naturale; ne avremmo fatto a meno, esattamente come della piattaforma a Paleokastritsa, ma gli affari sono affari...

Per pranzo ci siamo spostati alla  Taverna Ammolof, poche centinaia di metri prima della spiaggia di Issos: si mangia bene, anche il pesce, e si spende poco, molto meno che in altri ristoranti; noi abbiamo preso una "pikilìa" che il menù indicava come piccola, un intero vassoio di pesce misto fritto e alla griglia per due persone a soli 22 euro. Taverna super consigliata!

Moraitikà e Mesongi
Per il rientro a Corfù città abbiamo percorso la strada che costeggia il versante orientale, tratto di costa per noi molto meno interessante rispetto a quanto visto altrove. Queste due località, molto vicine tra loro, si sviluppano lungo la strada con diversi bar, hotel e supermercati.
Le  loro spiagge di ghiaia sono strette e attrezzate, parecchio affollate; non sono il nostro genere, ma possono essere una soluzione per chi ama tutti i servizi e gli sport.
La strada per Kerkyra è scorrevole, diventa più trafficata man mano che ci si avvicina alla città.
E' sempre difficile concludere, sicuramente abbiamo dimenticato di raccontarvi tanti luoghi e impressioni di questa isola accogliente, vivace, complessa e interessante da studiare, da scoprire. Ci sarebbero tanti altri aspetti da approfondire, la sua storia, la sua cucina e i prodotti tipici, le tradizioni spesso così vicine a quelle italiane.
Se siete arrivati a leggere fin qui, intanto vi ringraziamo della pazienza, e avete qualche altra curiosità , o volete condividere con noi qualsiasi cosa su Corfù, scriveteci all'indirizzo grecia2006.m@libero.it e visitate la pagina Instagram!

Ci sono ancora tanti villaggi e spiagge che non siamo riusciti a visitare, al netto delle località che abbiamo volutamente evitato, e questo sarà un valido motivo per tornare a Corfù!
Buon viaggio a voi nella bella isola dello Ionio tra natura, storia e tantissime spiagge!
Michela e Maurizio